Captain America: Civil War – Recensione da letto

LUI: Captain America: Civil War, pietra miliare dei cinecomic
LEI: spettatrice entusiasta e hype-dipendente

– Ah! Ecco, ecco! La seconda scena dopo i titoli di coda! Lo sapevo!
– Ma certo, dolcezza.
– Sei stato grande, Captain America: Civil War! Sono completamente soddisfatta! Sei un esempio di grande cinema, sei come un film dovrebbe essere!
– Oh, oh! Piano, dolcezza… Io non sono certo un esempio di grande cinema.
– Come no?
– Proprio no. Non ho alcun interesse ad essere un esempio di grande cinema.
– Ma dai, non essere modesto!
– Non sono per niente modesto, sono consapevole. Sono un cinecomic, dolcezza. Un genere che è nato da poco e che sta andando alla grande. E se parliamo di cinecomic, questo sì, sono forse il migliore in circolazione.
– Però, dai, la tua sceneggiatura è piacevolissima, direi brillante.
– Ma non scherziamo. La mia sceneggiatura di brillante non ha proprio nulla. A Markus e McFeely, i miei sceneggiatori, non frega nulla del bello scrivere e del dialogo brillante: il loro genio sta nel riuscire a tenere in equilibrio due personaggi principali e almeno una decina di comprimari, dando ad ognuno il suo spazio e un minimo di caratterizzazione. Soprattutto, la mia sceneggiatura è sempre verosimile e coerente, anche con una trama caotica e piena di filoni narrativi. Per poter fare ciò, non è mai ricercata, anzi, a tratti sfiora il banale. Ma è sempre bilanciata.
– Beh, d’accordo. Però è anche merito del cast, no? Voglio dire, Captain America: Civil War, i tuoi sono tutti ottimi attori!
– Non sono ottimi attori.
– No?
– No, sciocchina. Il mio cast è composto da attori sopra la media, certo, ma se funzionano il merito è di chi li ha scelti. Il casting è uno dei punti di forza dei Marvel Studios. Finora non hanno mai sbagliato un colpo.
– Cioè?
– Cioè non scelgono gli attore in base a quanto bene recitano, li scelgono in base a quanto sono adatti al personaggio che devono interpretare. La cosa è cominciata con Jon Favreau, regista del primo Iron Man: per quanto ai Marvel Studios nessuno volesse saperne, aveva capito che Robert Downey Jr. era l’attore perfetto per il ruolo Tony Stark. Lo stesso vale per Chris Evans/Steve Rogers, Scarlet Johansson/Vedova Nera e via dicendo.
E l’ultimo della serie è il nuovo Spider-Man.

civil war recensione da letto

In cinque minuti introduco uno dei personaggi più iconici di sempre, lo rendo credibile, completo e pure fedele al fumetto. E metto in chiaro una volta per tutte che i vari Maguire e Garfield sono stati solo costosi incidenti di percorso. Soprattutto Garfield.
– In effetti, Garfield non c’entrava proprio nulla…
– Eh già. E anziché sbatterti in faccia un teen idol qualsiasi, vado a pescare un ragazzino che nessuno si è mai filato e ne faccio lo Spider-Man definitivo. Perchè i miei produttori hanno le palle che gli fumano, e si possono permettere di spernacchiare la SONY intitolando un film Spider Man: Homecoming.
– Ah, già! Che classe…
– Se ci pensi, la cosa vale anche per i miei registi. Anthony e Joe Russo erano praticamente sconosciuti, dirigevano per lo più serie tv. Poi il capoccia della Marvel Studios ha avuto l’idea di affidargli Captain America: The Winter Soldier, e hanno spaccato. Adesso i fratelli Russo hanno raccolto l’eredità di Joss Whedon e sono tra i registi più quotati di Hollywood. E difatti le mie scene d’azione sono spettacolari al massimo senza perdere in realismo.

civil war recensione da letto

Lo dico: pur di stare là in mezzo, io mi prenderei anche le gomitate in testa.

– Concordo su tutto, Captain America: Civil War. Ma allora non capisco: sei grande cinema o no?
– Mettiamola così: se tu non sapessi nulla dei film della Marvel, se fossi il primo cinecomic che ti capita di vedere, ti sarei piaciuto?
– Beh… Forse… Insomma, dipende anche da…
Appunto. Ma tu non tu non guardi solo me, guardi il nuovo episodio di una continuity cinematografica nata dal franchise più redditizio della storia del cinema. Sono l’ingranaggio di un meccanismo estremamente complesso e miracolosamente equilibrato. Sono la pietra miliare di un nuovo modo di fare cinema, sono intrattenimento di altissima qualità.
Ah, sono anche tutto quello che la Warner Bros vorrebbe essere, finora con scarso successo.

civil war recensione da letto

– Vabbè, senti, io mi sono divertita, okay? E mi riguarderò i film che sono già usciti. E a ottobre andrò a vedere Doctor Strange, ecco.
– Ma certo, piccola. È proprio questo il mio scopo. E adesso vieni qua, che ci guardiamo Batman V Superman.
– Cosa? Davvero?
– No! OHOHOHOHOHOHOHOH…