Comporre per il cinema: la tecnica dei temi musicali ricorrenti
Da quando Richard Wagner, nella seconda metà dell’Ottocento, iniziò a pensare a un’opera d’arte totale caratterizzata dal dispiegarsi di motivi musicali ricorrenti – quelli che poi furono chiamati leitmotiv – questa tecnica fu studiata e riproposta da tantissimi compositori, fino ad approdare nel mondo del cinema. I motivi e i temi ricorrenti, infatti, risultano la scelta migliore per descrivere quanto accade in un film poiché, riproponendosi più volte, risultano assimilabili anche dallo spettatore che non conosce la musica: il presupposto di quella che possiamo chiamare esperienza leitmotivica è l’individuazione delle unità tematiche una volta che ricompaiono, per poter così dare loro un significato e comprenderle anche a livello emozionale.
Nel cinema e nella televisione, in particolare, vengono usati elementi musicali convenzionali (topics), dettati dal contesto, mentre i temi propri della colonna sonora hanno il compito, più specifico, di creare dei legami all’interno della sceneggiatura, pronti a raggiungere emotivamente lo spettatore. Nonostante l’uso della tecnica leitmotivica nel cinema sia stato spesso criticato, perché reso semplicistico e troppo abusato, ha però il vantaggio di garantire l’unità del racconto e la comprensibilità anche da parte di un pubblico eterogeneo.
Nello specifico, i compositori fanno uso di motivi che costituiscono il punto di partenza per la costruzione di strutture più larghe; possono essere melodici, ritmici o armonici, e si caratterizzano dal fatto che, a differenza del tema, non sono suddivisibili. Un motivo può indicare (e quindi associarsi) a una persona, un oggetto, un luogo, un evento, uno stato d’animo, e nel corso della narrazione può svilupparsi ulteriormente, anche insieme ad altri motivi, in un tema, di carattere melodico e di senso generale compiuto.
Questi concetti possono essere espressi più chiaramente attraverso la musica della colonna sonora di tre famosissime saghe: Star Wars, Il Signore degli Anelli e Harry Potter.
In Star Wars, il famoso tema realizzato da John Williams che apre ogni episodio è come una sintesi del soggetto stesso, tanto da acquisire la definizione di “Main Theme”:
Nella trilogia de Il Signore degli Anelli, uno dei temi più amati, composto da Howard Shore, è quello che compare durante le scene emotivamente legate alla Contea o agli Hobbit – da qui, anche il titolo della traccia nella compilation, “Concerning Hobbits”:
Nell’adattamento cinematografico dei libri di Harry Potter, invece, il tema principale, ideato da John Williams, è esposto in “Hedwig’s Theme” e viene riproposto in diverse scene nel corso della saga:
Questi semplici esempi di famosissimi temi musicali sono solo un assaggio dell’esperienza leitmotivica che ogni film si propone di offrire al pubblico attraverso la colonna sonora: basta solo affinare il nostro ascolto e collegare le immagini alla musica, per scoprire qualcosa in più su ciò che stiamo guardando.