The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: recensione
Una storia vera che ha commosso e incuriosito. Un racconto biografico partito da un articolo di giornale che arriva a commuovere Barack Obama. Un’ America che piace e che al cinema – seppur con qualche criticità narrativa – riesce, si compie, nutre lo spettatore. The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca è un film squisitamente narrativo, prende una storia, la arricchisce romanzandola, si spalma lungo un cospicuo arco temporale e termina senza sospensioni, in modo coerente, sulla fedele scia del racconto. Tutto ha inizio da un articolo di giornale apparso nel 2008 su Washington Post a firma di Wil Haygood, il quale poco prima l’elezione di Obama cerco e trovò un afroamericano che avesse lavorato alla Casa Bianca e fosse stato testimone del movimento dei diritti civili da dietro le quinte. Era Eugene Allen, il maggiordomo afro che nel film viene ribattezzato con il nome di Cecil Gaines.
The Butler è un film riuscito dal punto di vista narrativo, emozionante per le ottime interpretazioni dei protagonisti, purtroppo appiattito da una regia fortemente didascalica.
Nel film diretto da Lee Daniels, regista anche del delicatissimo Precious del 2009, si rimane inevitabilmente attaccati alla storia poiché è proprio il regista stesso ad insistere fortemente sul tema dei diritti, sugli ultimi che ce la fanno con fatica, sul tempo che passa. Dai campi di cotone al frac e alla cravatta, dalla povertà alla Casa Bianca, mentre si susseguono i Presidenti e cambiano volto alla storia, quella che poi si studia sui libri di scuola. Questo è ciò che vive Cecil e noi spettatori lo osserviamo dall’esterno proprio mentre aspetta – ormai anziano – di essere ricevuto da Obama che vuole conoscerlo. Obama – il 1° Presidente degli Stati Unici afroamericano – chiude il cerchio. La storia si è percorsa fino ad ultimarsi.
Il grande merito di Daniels in quest’opera è stato certamente quello di aver diretto un bravissimo Forest Whitaker e di aver chiamato un cast d’eccezione anche per ruoli brevi: tra i Presidenti vediamo Robin Williams, Alan Rickman, nei panni di Lyndon Johnson c’è Liev Schreiber, mentre Jane Fonda interpreta una splendida Nancy Reagan. L’interpretazione degna di nota è sicuramente anche quella di Oprah Winfrey, moglie di Cecil e madre dei loro due figli, intensa quanto basta.
The Butler è una storia davvero bella, narrata bene e filologicamente compiuta. Se fosse stato meno intriso di clichè american style e di appigli retorici avrebbe lasciato spazio a quella giusta commozione che comunque riesce a provocare vista la potenza della storia. Un film che vuole toccare – e ci riesce – gli animi degli spettatori, senza aver scavato abbastanza in quelli dei protagonisti.