Diario dal Roma FF9. La giornata d’apertura
Il Red Carpet dell’Auditorium Parco della Musica, che ormai da nove anni ospita il Festival Internazionale del Film di Roma, è pronto. In questo momento stanno sfilando su esso diversi artisti italiani e stranieri ospiti e protagonisti di questa nuova edizione, ultima guidata da Marco Muller.
Il film d’apertura è Soap Opera di Alessandro Genovesi. Una commedia intelligente e leggera fuori dagli schemi convenzionali. Un film che nasce da una pieces teatrale mai messa in scena e che nella sua trasposizione cinematografica conserva quel qualcosa in più proprio del teatro. Il cast del film è composto da attori italiani amatissimi dal grande pubblico: Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sedinaoui, Ale e Franz e Diego Abatantuono.
A dare il via questa mattina alla sezione distaccata e autonoma del Festival, Alice nella Città, è stato il film Guida Tascabile per la Felicità di Rob Meyer. Un film con protagonista un ragazzo innocente di 15 anni, la sua storia triste legata alla perdita della madre e avvincente per l’avventura che vivrà. Una pellicola a tratti molto poetica che racconta il passaggio dall’innocenza all’età adulta e al tempo stesso la possibilità di imparare ad essere felici. Come sempre la sezione guidata da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli raccoglie diversi consensi per i titoli che sceglie e per la loro grande qualità.
In questa prima giornata non sono mancate le sorprese del tutto inaspettate. Prima fra tutte l’assenza e cancellazione di un film in programma, The Dead End di Cao Baoping, che a quanto pare non ha superato la censura cinese. Altro stupore è rivolto alla grande approvazione avuta da parte della stampa per il film tedesco We are young. We are strong di Burhan Qurbani. Si tratta di una forte riflessione sociale raccontata attraverso una regia impeccabile e molto particolare che si insinua quasi egoisticamente nella giornata di tre personaggi. Tre giovani protagonisti delle violenze contro gli immigrati nella città di Rostock nel 1992.
Una pellicola destinata ad entrare nell’animo dello spettatore!
A seguire, è stata la volta del regista Giulio Base che, accompagnato dalla moglie Tiziana Rocca, ha presentato nella sezione Alice nella Città il film Mio Papà con Giorgio Pasotti. Un film intimo e tenero che narra la storia di un bambino e di un uomo le cui vite si incrociano e diventano in fine inseparabili. Una storia tanto commovente se non fosse per la sceneggiatura debole e per la regia troppo televisiva.
L’appuntamento più atteso della serata è l’assegnazione del primo premio proposto da Marco Muller. Si tratta del Marc’Aurelio Acting Award a Tomas Milian. L’attore cubano, premiato per una carriera esemplare che ha segnato il cinema italiano e americano, ha incontrato la stampa in una brevissima conferenza nell’attesa della masterclass che terrà domani pomeriggio alle 16.30 in Sala Petrassi.
E nell’attesa che questa prima giornata di Festival volga al termine… Buona Festa del Cinema a tutti!