Ma ma – Tuttò andrà bene: recensione del film con Penélope Cruz
Un film carico di tessuto drammatico, che scorre in modo inesorabile verso un finale già chiaro dal primissimo momento. Una donna, Magda, insegnante disoccupata da pochi mesi (interpretata da Penélope Cruz), in visita da un medico, Julian (interpretato da Asier Etxeandia), che le fa un controllo al seno. Un controllo rimandato da troppo tempo e il cui esito sarà fatale: un cancro. Contemporaneamente Magda vive un altro sobbalzo emotivo, viene lasciata dal marito, professore universitario di filosofia, particolarmente avvezzo ad alcune studentesse biondine.
Magda scopre di avere un cancro e viene a contatto da subito con tutte le conseguenze che avere questo male e provare a curarlo comporta, ma reagisce con una chiave ironica sottile, sfacciata, a tratti anche impertinente. Magda ha un figlio, Dani, con il suo ormai ex marito, e proprio subito dopo le notizie ricevute decide di recarsi da lui che, fervente appassionato di calcio, sta disputando una partita decisiva per un torneo junores. Dalla tifoseria di questa partita viene avvicinata per puro caso da Arturo (interpretato da Luis Tosar), il quale proprio mentre le sta comunicando di essere un talent scout del Real Madrid, riceve improvvisamente la telefonata che gli comunica che sua figlia e sua moglie sono state investite, la piccola è morta e la madre è in gravi condizioni. Il dramma si fa denso, ma non si piange.
Magda, vive un altro sobbalzo, forte, deciso, che la spinge a dare coraggio agli altri, proprio lei che ora ne ha bisogno come mai successo nella sua vita.
Di lì a poco la sua vita sarà spesso vista all’interno dell’ospedale, dove viene sottoposta e chemioterapie e ad un intervento di mastectomia. Una speranza, in Ma Ma – Tutto andrà bene c’è anche la speranza, la guarigione e la costruzione di una vita dopo il male. Magda e Arturo si uniscono nelle loro tragedie, Dani fa da collante in modo quasi impercettibile. Una nuova vita: quella di Dani, quella di Arturo, quella di Magda e quella che lei stessa decide di ricreare e rimettere al mondo, con estremo coraggio e un po’ di incoscienza che solo le donne capaci di grandi forze sanno usare in modo così saggio. La fine e l’inizio, in un vortice inesorabile.
Ma Ma – Tutto andrà bene è un film delicatamente umano, narrativo che rende straripante la bravura e il talento di Penélope Cruz
In Ma ma – Tutto andrà bene le occasioni per commuoversi ci sono, ma non si piange sempre. Il merito della commozione è da attribuire in gran parte agli occhi e al carattere di Penélope Cruz, un talento straripante e intenso, intorno al quale si fonda tutta la regia di Julio Medem. Il regista dichiara infatti di aver scritto questo film tempo fa ma di aver rimodulato il tutto nel momento in cui ha individuato in Penélope Cruz la donna ideale per dare un volto e un corpo a Magda. Medem e la Cruz, in veste anche di produttori, hanno fatto proprio questo progetto rendendolo un film semplice, non entusiasmante, ma sicuramente non banale, onesto nel suo intento. La forza interpretativa e recitativa della Cruz sovrasta la narrazione, sovrasta gli altri interpreti incluso il piccolo Teo Planell (Dani), sovrasta il colore bianco di cui si abusa in alcuni momenti del film, sovrasta il montaggio talvolta estremamente macchinoso perché fatto di analessi e prolessi, flashback e flashforward.
Ma ma – Tutto andrà bene non è un film strappalacrime – sebbene ne abbia tutte le caratteristiche – ma è un film che racconta una storia di coraggio e capace di infondere coraggio. Non è la classica storia di una malattia, ma è tutto sommato la storia di come Magda riesca a trovare un compromesso con la vita, riuscendo perfino a vincere la morte.
Un film delicatamente umano che attraversa i sentimenti di una donna straordinariamente intensa. Una donna che ci fa leggere il proprio carattere oltre la malattia e al di là dei problemi, che lucidamente rimette a posto dei pezzetti del proprio animo sgangherato, come quello di tutti, del resto.
Ma Ma – Tutto andrà bene, candidato a 3 Premi Goya, tra cui quello per la migliore interpretazione femminile, sarà al cinema da giovedì 16 giugno distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.