SEXXX: recensione del documentario di Davide Ferrario
SEXXX nasce da uno spettacolo presentato alla Lavanderia a Vapore di Collegno. Tra il pubblico c’era anche Davide Ferrario, rimasto estasiato dalla coreografia di Matteo Levaggi. Così nasce nella mente del regista un progetto cinematografico che riesca a mantenere vivo ciò che più l’ha colpito e trasmetterlo al pubblico del grande schermo: il corpo e il suo linguaggio. Spiega Ferrario: “Il corpo e il suo linguaggio sono da sempre tra i temi che mi interessano di più. Per questo SEXXX è una ricognizione visuale sulla messa in scena del corpo nudo: dai nudi classici di Tintoretto e Palma il Vecchio fino a quelli dei set porno visitati quando realizzai “Guardami”. Insieme danza, documentario, fiction e forse video arte, il film non si lascia ingabbiare da nessun genere. Ho cercato di riprendere la danza come se raccontasse una storia, utilizzando uno stile strettamente cinematografico, quasi che la macchina da presa fosse un altro elemento della coreografia, spesso aggiungendo movimento a movimento. Credo che l’esperienza che ne avrà lo spettatore sarà lontanissima da quella del punto di vista della platea che ha visto lo spettacolo a Collegno”.
SEXXX: recensione del documentario, fiction, video arte di Davide Ferrario
Risulta difficile delineare un genere preciso in cui racchiudere questo documentario, e non è così fondamentale cercare di farlo: non è giusto limitare il lavoro del regista cercando l’etichetta più adatta, soprattutto perché SEXXX non si crea limiti a cominciare dal titolo, in cui alla parola vengono aggiunte altre due X per indicare il troppo, il superfluo e lo sguardo incensurato dello spettatore. Si parte dalla pittura classica, dal famoso dipinto di Tintoretto Susanna e i vecchioni. Qual è la particolarità di questa opera? Due anziani si innamorano di Susanna e la spiano mentre, nuda, si lava al fiume. Desiderosi di poter giacere con lei, la ricattano, ma la giovane sposa non cede ai ricatti dei magistrati, cade nella loro trappola e viene condannata a morte. Verrà salvata da Daniele, che riuscirà a sciogliere l’enigma. Tintoretto, però, non dipinge le conseguenze di questa storia, come la maggior parte degli artisti, ma si sofferma nel momento in cui Susanna si specchia serena e incurante dei guardoni.
Con questa opera ha inizio il documentario SEXXX la cui protagonista, la danza, si intreccia a piccole scene e un cortometraggio accomunati dalla forza espressiva del linguaggio del corpo. Con musiche di David Bowie, Ultravox, Giorgio Canali, The Longcut, Ooioo e Massimo Zamboni, il film è unʼistantanea sul contemporaneo, sul corpo abusato del ballerino, che ricerca sempre più potenza fisica, tecnica, costruendosi un ideale di perfezione. A tal proposito, queste le parole di Davide Ferrario: SEXXX è un viaggio, che comincia ad un bivio dove i corpi dei danzatori si ritrovano esausti, ma allo stesso tempo spinti ad apparire sempre più potenti, abbattendo le barriere del suono, del ritmo, della resistenza fisica. Un viaggio che solca sul finale una nuova strada, mettendo in collisione, due visioni della danza completamente opposte. Velocità, potenza, tecnica diventano parte integrante del proprio respiro, prendono sembianze naturali e seguono il ritmo interiore di ciascun danzatore. Unʼopera ribollente nel suo movimento al vetriolo che si suddivide in due sezioni dal flusso unico, conducendo lo spettatore in un viaggio di umori e pulsioni sensuali contrastanti. Un vortice di passi ben ancorati al linguaggio accademico, esemplificato anche nellʼutilizzo di scarpette da punta, sia per le danzatrici che per i danzatori. La sessualità in Sexxx è racchiusa nel titolo: è un pensiero della danza sepolto nel più profondo anfratto della mente, quel pensiero audace che emerge dai corpi seminudi ed esposti.
SEXXX, prodotto da Rossofuoco, a breve inizierà la sua carriera internazionale con il Festival di Mosca. Vi aspetta nelle sale cinematografiche italiane il 4 e il 5 luglio distribuito da Nexo Digital. Clicca QUI per trovare la sala più vicina a te.