Suicide Squad: Batman è stato voluto da David Ayer nel film
Non appena è stato annunciato che Warner Bros. stava muovendo passi in avanti con Suicide Squad, un follow-up della pellicola DC Batman v Superman: Dawn of Justice, la gente ha cominciato a chiedersi quanto sia strettamente connesso il rapporto tra questo film e gli eventi che già abbiamo avuto modo di assistere nel film di Zack Snyder. Abbiamo ottenuto la nostra risposta quasi appena iniziato le riprese, quando la produzione di Suicide Squad è giunta per le strade di Toronto dove la gente scattava foto e faceva video soprattutto alla Batmobile che scorrazzava per la città, rivelando che il Batman stesso aveva una parte non trascurabile nel film di David Ayer.
Abbiamo visto diversi pezzi con Batman nei trailer di Suicide Squad, ovviamente con la presenza di Jared Leto nei panni del Joker non poteva mancare anche il suo acerrimo nemico, ma la domanda principale è: Come verrà introdotto Batman all’interno di Suicide Squad? Che tipo di ruolo potrà avere dopo gli eventi di Batman v Superman?
Suicide Squad: David Ayer rivela perché ha voluto Batman nel film
Quando i ragazzi di Collider hanno visitato il set di Suicide Squad la scorsa estate insieme a una manciata di giornalisti, hanno saputo ben poco del film, le foto della Batmoblie sono state un tema caldo e il produttore Charles Roven ha spiegato la loro decisione di accettare il fatto che il cameo di Batman non era destinato a rimanere un segreto:
“Beh, abbiamo dovuto fare una scelta quando abbiamo girato il film. Abbiamo già detto la storia che vogliamo raccontare non possiamo bloccare le strade fuori così che la gente di Toronto non veda nulla. Abbiamo appena detto, ‘Ok potete vedere tranquillamente ciò che stiamo girando’ non possiamo nascondere troppo a lungo quello che aspetta i fan al cinema. Era decisamente impossibile. Così abbiamo preso questa scelta”.
Infatti, vi è una forte connessione tra Batman a molti dei personaggi, come ad esempio Deadshot di Will Smith. Infatti, nel concept art che è stato visto durante la visita sul set, le pareti della cella di Deadshot erano ricolme di scritte: “Die Bat”, così vuol dire chiaramente che tra i due c’è un po’ di rancore. Ma la decisione di mettere Batman in Suicide Squad non era un mandato della Warner Bros., al fine di inserire ulteriore interesse nel film. L’idea è venuta direttamente da David Ayer stesso, che ammette che in realtà voleva che un personaggio così importante fosse nel suo film:
“Guarda, avere Batman in un film è come avere il giocattolo che hai sempre desiderato da bambino. Ho pregato per questo. È stato davvero, davvero una cosa che volevo. Ci sono un sacco di informazioni là fuori, un sacco di informazioni false su come questi personaggi agiranno all’interno della trama. È una storia incredibilmente complessa con flashback e differenti storie convergenti e cose del genere”.
David Ayer ha rivelato che il film offre un’opportunità unica nel ritrarre il cavaliere oscuro da un punto di vista completamente diverso:
“Tutti i film di Batman sono stati dal punto di vista di Batman. Lui è il classico bravo ragazzo. Lui è l’eroe del suo film in tutti i film che abbiamo visto. Se si guarda a ciò che è veramente il personaggio di Bruce Wayne la sua idea era quella di terrorizzare i criminali. È una sorta di guerra psicologica contro i criminali. Questo spettro che arriva di notte e attacca i criminali. Per la prima volta, stiamo vedendo Batman dal punto di vista dei criminali e il tutto sarà davvero spaventoso”.
Di per sé è una prospettiva entusiasmante, e mentre noi sappiamo che Affleck è stato sul set per un brevissimo periodo di tempo, sarà interessante vedere quanto sia grande l’impatto che Batman ha sugli archi narrativi dei personaggi in generale.
Avere Batman in un film? Come avere il giocattolo che hai sempre desiderato
E se avete paura che le numerose foto dal set vi abbiano rovinato il film già in partenza, Ayer dice che ha molti più assi nella manica di quanto ci potremmo anche solo lontanamente aspettare:
“Abbiamo avuto un bel po’ di materiale esposto in virtù di aver girato fuori per le strade. Si tratta di frammenti ed è tutto molto fuori contesto. Per me sarà molto divertente solo per vedere come la gente cerchi di assemblare questi pezzi perché nelle loro menti ci sarà un pezzo molto più grande del film di quello che stanno realmente pensando. Per girare una scena ci vogliono giorni e giorni, voglio proprio vedere come faranno ad assemblare tutto insieme”.