Star Trek Beyond: recensione del film di Justin Lin
Tredicesima pellicola del franchise fantascientifico della serie Star Trek ideata da Gene Roddenberry e terzo film della serie reboot; Star Trek Beyond è un film di Justin Lin, celebre regista della rocambolesca saga di Fast & Furious.
Fin dal principio questo terzo capitolo, appare come un film “graffiante”, con un’eccessiva ritmicità capace di coinvolgere prontamente il pubblico. Un’ottima dose di lunghe sequenze action rendono il film gradevole, annullando qualsiasi tentativo di staticità. Attraverso questa vivace conduzione stilistica, Justin Lin abbatte qualsiasi schema, spingendosi impunemente oltre confine.
Ciò che valorizza fortemente Star Trek Beyond è la capacità di far provare allo spettatore, un senso di libertà irrisolta usando un abile tecnicismo; questa rappresentazione non quantificabile di questo spazio infinito, capace di far provare stati di inquietudine non indifferenti, è un fattore che ottimizza notevolmente la pellicola presentata.
Con Star Trek Beyond Justin Lin dirige un film graffiante, ritmico, gradevole
Accettabili – nonostante il timbro didattico – le interpretazioni del cast. Da Chris Pine – nel ruolo del capitano James Tiberius Kirk – a Zachary Quinto – il quasi impassibile Spock – fino a passare ad un inusuale Idris Elba – villain tenebroso in questo terzo capitolo. La grande peculiarità di Star Trek Beyond è però la valida fotografia curata da Stephen F. Windon seguita in seconda battuta, da un ottimo complesso scenografico firmato Thomas E. Sanders. Alla colonna sonora del film, confermato il compositore Michael Giacchino, già coinvolto in passato avendo scritto le soundtrack dei primi due capitoli del reboot.
Star Trek Beyond: “Lunga vita e prosperità”
Empatico quanto basta, Star Trek Beyond è un degno lavoro cinematografico, convenzionale nella sua naturalezza, ma che presenta – seppur in maniera marginale – spunti riflessivi non indifferenti.
Usando un augurio “vulcaniano”, Justin Lin cerca indirettamente di “scaldare” le coscienze della collettività attraverso questo monito all’unione, alla tollerabilità fra popoli di diversa specie. Da un contesto del tutto minimalista sussistono accenni evidenti alla reale società contemporanea, indirizzando la questione, sul tanto contestato fenomeno della globalizzazione.
Un film atipico nelle sue convinzioni
Ovviamente Star Trek Beyond non nasce come lavoro determinato a “scuotere” gli animi del pubblico spettatore, ma la presenza, seppur lieve, di questo connotato è ampiamente percepibile.
Il tredicesimo capitolo della fortunata saga appare come un lavoro atipico, determinato nelle sue convinzioni, ma che non sfocia mai con moralismi assurdi. L’obbiettivo principale di Lin è quello di rendere piacevole la visione del film, limando qualsiasi elemento superfluo che possa “interrompere” la valida ritmicità della pellicola. Paradossale pensare che più di un anno fa non sussisteva nessun tipo di script – l’abbandono improvviso di Roberto Orci rimpiazzato poi da Doug Jung e Simon Pegg – e che anche in termini di produzione, i tempi furono abbastanza lunghi a causa dell’improvviso dietrofront di J.J Abrams alla regia – per via del suo impegno con Star Wars: Il Risveglio della Forza.
Justin Lin “onora” comunque l’impegno, aggraziandosi non soltanto il pubblico convenzionale ma anche i puristi della serie, evitando qualsiasi forma di semplicismo o di approssimata strutturazione del contesto. A prescindere dall’esito in termini di incassi, è stato confermato un quarto capitolo direttamente dagli interpreti attivi nella pellicola ovvero Chris Pine e Zachary Quinto.
La pellicola, inizialmente programmata per l’8 luglio 2016, verrà distribuita in Italia, inizialmente programmato per l’11 agosto), verrà distribuita a partire dal 21 luglio da Universal Pictures, un giorno prima dell’uscita americana. Nel cast Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldaña, Simon Pegg, Karl Urban, Anton Yelchin, John Cho, Idris Elba, Sofia Boutella.