Michael Giacchino e la musica che diventa cinema
Michael Giacchino, tra i compositori di musica per film, attualmente, sta dimostrando di essere uno dei protagonisti. Per lui
la musica, attraverso i temi e la loro elaborazione, deve essere come il motore di una storia. Se un film fosse un libro, la musica dovrebbe essere qualcosa che fa girare le pagine.
Nato il 10 ottobre 1967 nel New Jersey (ma ha i nonni di origini italiane), iniziò a scoprire la sua vena creativa intorno ai nove anni, quando chiese al padre di prestargli la sua videocamera da 8 mm, per realizzare animazioni stop-motion alle quali aggiungeva la musica, cercando tra i dischi di famiglia. Intraprese quindi gli studi alla School of Visual Arts di New York e prese lezioni di composizione e orchestrazione anche alla Juilliard e alla UCLA. Cominciò da stagista alla Universal Pictures e poi alla Disney, dove produceva e componeva colonne sonore di videogiochi, fino alla fondazione, nel 1997, della DreamWorks, che gli chiese di lavorare alle musiche di The Lost World: Jurassic Park, uno dei primi videogiochi ad avere un’orchestra dal vivo.
Il sodalizio con questo mondo continuò – si aggiunsero titoli prestigiosi come Medal of Honor e Call of Duty – mentre Giacchino intraprendeva anche la strada verso la televisione e il cinema: nel 2001, una e-mail dal produttore televisivo J.J. Abrams, che si complimentava per i suoi lavori per i videogames, lo portò a partecipare alla creazione della serie tv Alias e, poi, di molti altri lavori di Abrams: Lost, Mission: Impossible III, Cloverfield, Super 8, Star Trek, Star Trek Into Darkness.
Iniziò anche una fiorente collaborazione con la Disney Pixar, per la quale Giacchino ha finora composto le colonne sonore de Gli Incredibili, Ratatouille, Cars 2 e Up, film per cui ha vinto l’Oscar nel 2010 come migliore colonna sonora originale. In questa occasione, nel suo discorso di ringraziamenti, sottolineò il supporto datogli sempre da genitori, insegnanti, colleghi, che non consideravano mai la sua passione come una perdita di tempo, e incoraggiando così bambini e ragazzi ad essere creativi. Ha ricevuto altre nomination e riconoscimenti, tra i quali spiccano un Golden Globe, sempre per Up, diversi Grammy Awards e un Emmy (oltre ad altre nomination) per il pilot di Lost.
Tra gli altri suoi lavori, invece, possiamo ricordare Sky High, The Family Stone (La neve nel cuore), Speed Racer, Land of the Lost, Let Me In (Blood Story), Monte Carlo, Mission: Impossible – Ghost Protocol, John Carter, Dawn of the Planet of the Apes (Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie), This is where I leave you. Tra i prossimi film in uscita vanno segnalati Jupiter Ascending (Jupiter: il destino dell’universo), Tomorrowland, Jurassic World, Inside Out. Ha realizzato anche la musica di diversi documentari e cortometraggi, tra cui quelli della Disney Pixar. Era stato proposto per realizzare la colonna sonora del settimo episodio di Star Wars, ma declinò l’offerta:
Una delle cose che mi entusiasma di più riguardo al ritorno di Star Wars è la possibilità di ascoltare la colonna sonora di John Williams. Lui è stato di grande ispirazione per me nel corso degli anni. È stato un grande maestro e un buon amico e non amerei altro che ascoltare altra sua musica da quell’universo… Così se fosse per me direi “John, lo devi fare tu”.
Oltre a John Williams, Giacchino indica tra i suoi maggiori ispiratori Jerry Goldsmith, Benny Goodman, Max Steiner, John Philip Sousa, Louis Prima, Henry Mancini, fino a Miles Davis: ama il jazz e la musica classica, e la fusione di entrambe. Ha sempre realizzato colonne sonore che riflettono una vasta gamma di generi e stili musicali, tra cui jazz, blues, musica latina, rock, funk, in un’ottica postmoderna, ma costantemente collegata alla tradizione grazie alla rigorosa orchestrazione e all’uso di una tecnica leitmotivica mai sovraccarica. Non c’è differenza tra comporre per il cinema, la televisione o i videogiochi, bisogna sempre lavorare a braccetto con i personaggi:
Qualunque cosa tu faccia, racconta una storia.
Michael è anche membro dell’organizzazione Education Through Music Los Angeles, che promuove l’integrazione della musica nei curricula delle scuole nei sobborghi di Los Angeles. Ha dichiarato:
La musica e l’arte non sono quegli ‘extra’ frivoli che impari andando a scuola. Sono una necessità. Sono in realtà una grande parte dell’apprendimento, come la matematica e le scienze.
E ancora:
Tutti i compositori devono imparare a capire cosa è in grado di fare uno strumento musicale. Un sacco di gente che lavora in questo ambito al giorno d’oggi non ha più idea di che cosa può fare o non può fare un violino e lasciano che sia qualcun’altro ad occuparsene per loro. È desolante perché è l’arte stessa della musica che viene persa un po’ alla volta.