Nanni Moretti: pensiero e controversie nei 5 film più rappresentativi
Nanni Moretti, oggi 63 anni, 40 anni di carriera, 12 film da regista, attore e produttore che lo hanno fatto conoscere ed apprezzare a livello internazionale.
Se c’è un dato certo che riguarda Nanni Moretti come personaggio pubblico è che divide, o lo si ama o lo si odia. La sua ironia è tagliente, i suoi personaggi limpidi nelle loro controversie, le storie spesso guardano con occhio critico la società.
Tutta la sua carriera, dagli inizi in cui nei film interpreta il suo alter ego Michele Apicella fino a quando non ha messo in video direttamente se stesso, è caratterizzata da un impegno politico manifesto. Il Nanni Moretti pensiero è nelle sue espressioni filmiche, ha fatto in modo che un cinema che abbia delle idee possa essere visto, a prescindere dal fatto che possa essere apprezzato o meno.
Nanni Moretti ha fondato la Sacher Film (la torta austriaca è il suo dolce preferito), grazie alla quale ha prodotto, tra gli altri, film di Carlo Mazzacurati e Daniele Lucchetti. A inizio anni ’90 prende in gestione una storica sala del Rione Trastevere di Roma, il Cinema Nuovo Sacher, auspicando proiezioni impegnate per quello che ritiene il suo pubblico. Infine fonda una casa di distribuzione, ovviamente, Sacher Distribuzione.
Altro merito di Nanni Moretti cineasta è quello di aver spinto il suo pensiero nelle sperimentazioni tecniche della settima arte: non ha mai abbandonato la produzione di cortometraggi e mediometraggi di stampo documentaristico, un ulteriore modo di dare libero sfogo ad un immaginario in cui la fa da padrone l’individualismo, condizione costante dei personaggi e delle situazioni narrate da Moretti.
Uno dei film più particolari e toccanti di cui Nanni Moretti è protagonista e sceneggiatore è Caos Calmo diretto da Antonello Grimaldi. Moretti interpreta Pietro, un vedovo che elabora una forma di lutto di straordinaria introversione: promette alla figlia di aspettarla fuori da scuola fino alla fine delle lezioni, restando così su una panchina come osservatore del mondo e uditore degli altri, a riscoprire una vita che vale ancora di essere vissuta.
L’ultimo film, in parte autobiografico, Mia madre con Margherita Buy è stato presentato in concorso lo scorso anno al Festival di Cannes. Kermesse cinematografica che ha accolto Nanni Moretti in ben sette occasioni e lo ha premiato nel 1994 con il Prix de la mise en scène per Caro diario e nel 2011 con la Palma d’Oro per il drammatico La stanza del figlio.
Nanni Moretti è, dunque, autore e attore di un cinema totale, radicato nella società italiana e apprezzato al di fuori del nostro paese. Un cinema puro, essendo portavoce di un pensiero.
Abbiamo scelto, per queste ragioni, i 5 film più rappresentativi della sua carriera.
Ecce Bombo (1978)
Il film della gioventù di Nanni Moretti. Michele Apicella, il protagonista e alter ego di Moretti, è un ex sessantottino pieno di nevrosi. Vive questo rapporto simbiotico con gli amici, con i quali è convinto di poter ricercare una svolta alle proprie insoddisfazioni. In realtà Michele riuscirà soltanto a continuare a divagare sulla vita, mettendo in crisi il rapporto con la fidanzata e con la famiglia e non arrivando mai ad una risoluta autocoscienza.
Bianca (1984)
Di nuovo l’alter ego Michele Apicella, nelle vesti di un professore di matematica. Ossessivo osservatore e maniaco perfezionista, si innamora di Bianca (Laura Morante) professoressa di francese, iniziando con lei una relazione traballante solo a causa delle manie e delle insicurezze di lui. Nel frattempo la città viene colpita da alcuni efferati omicidi, di cui Michele – date le sue evidenti caratteristiche psicotiche – viene ritenuto un probabile colpevole.
Il film mette insieme situazioni grottesche e generi diversi, diventando in modo ossimorico un opera perfettamente equilibrata, nonostante gli squilibri del protagonista e della vicenda.
Caro diario (1993)
Film a episodi in cui Moretti interpreta se stesso. Prima “In Vespa” in una passeggiata in una Roma quasi deserta d’estate, mentre Moretti riflette apertamente sul cinema e sulle caratteristiche urbane della capitale. Nel secondo episodio “Isole” Moretti è protagonista insieme all’amico Gerardo (Renato Carpentieri) di un viaggio dagli esiti fallimentare alle Eolie. Nel terzo e ultimo episodio “Medici” Moretti è narratore sincero della sua malattia, un linfoma di Hodgkin, e dell’odissea che lo ha visto consultare moltissimi medici da cui è rimasto deluso perché incapaci di ascoltare.
Habemus Papam (2011)
Film acclamato all’estero e premiato con un European Film Award, sette Nastri d’Argento e tre David di Donatello. Un uomo scelto come Papa (Michel Piccoli) che sembra non sentirsela e uno psicoanalista (Moretti) che viene chiamato dai cardinali per aiutare l’uomo ad assumersi le sue responsabilità e a vivere questa chiamata di grande importanza. Sullo schermo Moretti, da non credente dichiarato, mette a nudo le insicurezze e le ansie di un uomo.
La stanza del figlio (2001)
La dolorosa realtà di un lutto tremendo, la perdita di un figlio e la consapevolezza di non poter tornare indietro. Poi una nuova giovane voce riporta i genitori, Moretti e Laura Morante di nuovo insieme, ad una vita senza il loro figlio Andrea. Il senso della perdita viene raccontato da Moretti con rara sensibilità, senza diventare mai melenso e melodrammatico. Un gioiello che gli è valso la Palma d’oro al Festival di Cannes.