Richard Gere: l’iconico sex symbol in 5 indimenticabili ruoli
Richard Tiffany Gere nasce a Filadelfia il 31 Agosto 1949, da padre inglese e madre irlandese. Fin dall’adolescenza ha una passione innata per la recitazione, tanto da abbandonare l’Università per dedicarsi al teatro.
La carriera di Richard Gere inizia ufficialmente nel 1973 quando viene scelto per interpretare Danny nella rappresentazione teatrale di Grease. Il debutto cinematografico arriva solo due anni dopo, nel 1975, approdando sul grande schermo con Rapporto al capo della polizia.
Dal 1980 la carriera cinematografica dell’attore è sempre più in ascesa, dimostrando una certa abilità nel saper caratterizzare i personaggi che interpreta, considerati degli outsider nella società a cui appartengono, con un forte sex-appeal, un fisico atletico e un portamento elegante.
Gere è anche un attivista, sostiene i diritti umani in Tibet, paese in cui ha co-fondato la Tibet House, ha creato la Fondazione Gere ed è presidente del Consiglio di Amministrazione per l’International Campaign for Tibet. Dato che sostiene fermamente l’indipendenza del paese, gli è stato proibito l’ingresso in Cina e, per una sua pubblica dichiarazione contro il governo cinese, gli è stata negata la possibilità di presentare gli Academy Awards nel 1993.
Oggi, in occasione del suo 67esimo compleanno, vi riproponiamo quelli che secondo noi sono i 5 film migliori della carriera di Richard Gere, caratterizzata da una vasta gamma di interpretazioni, da quelli più leggeri a quelli più complessi e impegnati, tra un cinema più commerciale e il recente interesse per un cinema più indipendente (Gli Invisibili, Franny).
Quali sono i 5 ruoli migliori di Richard Gere? Scopriamoli insieme!
American Gigolò (1980)
American Gigolò, pellicola scritta e diretta da Paul Schrader nel 1980, ha consacrato Richard Gere come un vero e proprio sex symbol, interpretando la parte del cigolò Julian Kay.
Julian è un gigolò amato da tutte le donne per la sua presenza affascinante e la sua raffinata bellezza. Inizialmente il ruolo di Julian era stato assegnato a Christopher Reeve, che però in seguito rifiutò nonostante la grande somma di denaro che gli fu offerta. In seguito fu preso in considerazione pure John Travolta, ma anche lui rifiutò la parte.
La parte viene assegnata così a Richard Gere, che accetta subito la sfida preparando il personaggio di Julian in soli 10 giorni:
“Quando mi arrivò la proposta dovevo riflettere sul personaggio e pensare a come lo avrei potuto interpretare. Qualcosa di inconscio mi attraeva, avevo già vissuto quel genere di vita, forse per lo stile che ha Julian, per i vestiti che indossa, per i luoghi che frequenta, per l’atteggiamento interiore verso certe cose”.
Il regista Paul Schrader si è definito fortunato e grato per aver scelto alla fine Gere nei panni del gigolò Julian:
“Al montaggio mi sono reso conto che il nostro gigolò era fantastico. Il linguaggio corporale di Richard è unico, interpreta il ruolo senza abbandonare la propria personalità. Per la prima volta nel mio lavoro ero veramente soddisfatto del risultato finale, e questo lo devo a Richard Gere”.
Ufficiale e Gentiluomo (1982)
Nel 1982 Richard Gere interpreta l’aspirante pilota della marina, Zack Maio, in Ufficiale e Gentiluomo, pellicola sentimentale e drammatica diretta da Taylor Hackford nel 1982.
Per il ruolo di Zack inizialmente erano stati presi in considerazione altri attori oltre a Richard Gere, tra cui Jeff Bridges, Christopher Reeve, John Travolta e John Denver. Alla fine però la scelta ricadde su Gere per il suo sorprendente provino.
Il personaggio di Zack Maio dimostra di essere un uomo d’onore e di poter diventare un ottimo ufficiale. Richard Gere decide di interpretare il personaggio soprattutto per l’alto compenso economico che gli era stato offerto.
Maio è alla ricerca di quel qualcosa in cui credere e poter basare la sua esistenza. Se da una parte, però, mira a questo qualcosa, dall’altra ha paura di raggiungerlo e di sentirsi inadeguato. Molti personaggi interpretati da Richard Gere si contraddistinguono per questa personalità, a tratti ambigua, nonostante alla fine riescano a trionfare sul loro passato.
Pretty Woman (1990)
È impossibile non iniziare a canticchiare Oh, Pretty Woman di Roy Orbison, che ha ispirato proprio il titolo della pellicola romantica diretta da Gary Marshall nel 1990, Pretty Woman.
Al fianco di Julia Roberts, Richard Gere interpreta l’affarista miliardario Edward Lewis, artefice del cambiamento in positivo della prostituta di Hollywood, Vivian (Roberts).
Originariamente Pretty Woman non doveva essere una commedia romantica, ma un film drammatico, in cui veniva evidenziata la dipendenza dalla droga di Vivian. Fu deciso però di togliere tutti questi dettagli dalla sceneggiatura per mantenere intatta la simpatia di Vivian, così tali caratteristiche furono incorporate all’amica, Kit.
Gary Marshall aveva preso in considerazione, inizialmente, per la parte di Edward, Christopher Reeve, Daniel Day-Lewis, Denzel Washington e Al Pacino.
Schegge di Paura (1996)
Schegge di Paura è un thriller diretto da Gregory Holbit nel 1996, ispirato al giallo Primal Fear scritto da William Diehl. Richard Gere interpreta Martin Vail, un ambiguo avvocato che difende un giovane accusato di omicidio.
L’attore affianca un Edward Norton al suo esordio nel mondo del cinema (Norton vinse un Golden Globe e ottenne numerose nomination per la sua interpretazione).
Bere, ormai affermato nella sua carriera, dà ampio spazio alla sua co-star evidenziando la brillante recitazione di Norton, anche se allo stesso tempo si percepisce costantemente la sua presenza e la sua ormai affermata esperienza recitativa.
Chicago (2002)
Musical ambientato nella Chicago degli anni 20, Chicago è un film del 2002 diretto da Rob Marshall, ispirato all’omonimo musical di Kander e Ebb e vincitore di ben 6 premi Oscar.
Richard Gere è Billy Flynn, spietato avvocato con manie di onnipotenza. L’attore è il componente del cast, composto da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, John C.Reilly, Lucy Liu, con maggiore esperienza, per cui dovette sottoporsi a poche prove tecniche.
Nonostante ciò, Gere dovette prendere alcune lezioni di tip-tap prima di cimentarsi nella scena del ballo. Con questo ruolo, che rilanciò la sua carriera, l’attore vinse il Golden Globe come Miglior attore in un film o commedia musicale.