5 personaggi dei film di Damien Chazelle di cui avremmo bisogno nella vita reale

Qualsiasi produzione nel farsi cinema può assumere forme differenti, ma è fuor di dubbio che ogni regista, nel ricercare e ricreare la sua voce, la sua verità, insegua il coinvolgimento come mezzo per raggiungere il proprio scopo. E che ne sarebbe del coinvolgimento cinematografico se si privasse dei propri corpi, di quei personaggi capaci di essere veri e giusti a un punto tale da farsi desiderare, da essere bramati? Jean Smart in Babylon, Emma Stone in La La Land; come i migliori interpreti, gli attori che in questi anni hanno lavorato al fianco di Damien Chazelle sono stati spesso in grado di riconoscersi in dei caratteri che hanno poi conquistato il pubblico per fascino e carisma. L’affezione a un personaggio è spesso figlia della sua capacità di colmare un vuoto, di sapersi dimostrare come il soddisfacimento di un bisogno. Scopriamo allora quali sono quei personaggi di cui necessiteremmo nella vita reale.

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1. Elinor St. John

Se personaggi come Nellie LaRoy (Margot Robbie) e Jack Conrad (Brad Pitt) sono necessari alla finzione filmica di Babylon per raccontare al pubblico una realtà senza freni e, soprattutto, senza filtri, vi è poi il contraltare di un bisogno ulteriore, quello di innalzare la pellicola da intrattenimento a partecipazione, da rappresentazione a messaggio. Ed ecco che per tutta il lungometraggio vi è la presenza costante della voce fuori dal coro, quella di Elinor St. John (Jean Smart), che si colloca su piano differente rispetto a tutti gli altri personaggi e da critica, quale è, funge da tramite e da collante tra l’opera stessa e il pubblico. Il suo discorso rivolto a Jack nella seconda frazione della pellicola, racchiude parte del senso ultimo del film e scatena in noi il bisogno di quella medesima onestà, di qualcuno in grado di rimanere sempre fedele a sé stesso e consapevole, qualcuno che abbia il coraggio di dirci la verità, anche se scomoda.

2. Manny Torres

Ma Elinor non è l’unico personaggio che vorremmo poter sottrarre allo schermo e far accomodare al nostro fianco. Se la sua è la voce della verità, schietta e fastidiosamente realistica, quella di Manny Torres (Diego Calva) è la voce sognante di chi, partendo dal basso, aspira a “far parte di qualcosa di più grande”; la sua ambizione è mossa da una notevole capacità di adattamento, da una creatività fuori dal comune e da una determinazione che si rivela sempre più sorprendente. L’amore che prova per la settima arte si riflette su Nellie e, in entrambi casi, sono la sua caparbietà e la sua fiducia a far sì che egli non demorda, a far sì che il pubblico riconosca in lui una necessità.

3. Mia Dolan è un altro dei personaggi dei film di Damien Chazelle di cui avremmo bisogno

Tra i personaggi dei film di Damien Chazelle di cui avremmo bisogno nella vita reale vi sono, senza dubbio, anche i due protagonisti del film che fu in grado di consacrare il regista a soli 31 anni. Lo sguardo sognante di La La Land passa attraverso gli occhi di Mia Dolan (Emma Stone), l’aspirante attrice che dal bancone di un bar, tra le strade di Hollywood, ambisce a un futuro sul grande schermo. Oltre ad ammirarne l’ambizione, ciò che di Mia ci rapisce è l’energia vitale con cui riesce ad innalzare il racconto e, con esso, la volontà e la consapevolezza di Sebastian.

4. Sebastian Wilder

Perché avremmo bisogno di Mia, tanto quanto di Sebastian Wilder (Ryan Gosling), la seconda metà di una totalità indivisibile. È la loro chimica a trainare le redini, Mia e Sebastian sono il cinema e la musica che si guardano, si inseguono e si coniugano sulle note della “città delle stelle”. I due personaggi sono uno la spinta dell’altra e la loro unione è la forza di cui necessitiamo per seguitare la nostra volontà. Poiché avremo sempre bisogno della purezza di un incontro che ci permetta di avvalorare i nostri sogni e le nostre speranze.

5. Anche Terence Fletcher è tra i personaggi dei film di Damien Chazelle di cui avremmo bisogno nella vita reale

Ma non è esclusivamente l’amore a muovere i nostri istinti. Ciò che può spronarci al raggiungimento di un obbiettivo è spesso qualcosa che rifuggiamo, qualcosa in grado di prevaricarci. Discplina applicata con rigore e severità, è questo ciò che Terence Fletcher (J.K. Simmons) impersonifica nella sua costante ed insana ricerca della perfezione, di riflesso proiettata su Andrew Neiman, il personaggio interpretato da Miles Teller. Seppure l’ammirazione verso un carattere così forte e intimidatorio non trova facilmente la strada verso un pubblico accalappiato dal perforante suono di una batteria, basta lo sguardo d’intesa che sulle ultime note di Whiplash trova la sublimazione di un rapporto, a farci intendere quanto avremmo anche noi bisogno, di tanto in tanto, di qualcuno capace di credere in noi, tanto quanto di spingerci oltre le nostre capacità a qualsiasi costo.

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