Rick and Morty: il creatore Justin Roiland tagliato fuori dopo le accuse di violenza. Si cercano nuovi attori
La serie animata per adulti Rick and Morty continuerà senza il suo co-creatore e i suoi due protagonisti cambieranno voce.
Che ci piaccia oppure no, è innegabile che Rick and Morty sia stato una rivoluzione nel panorama della cultura pop giovanile. Dan Harmon era già noto per il suo lavoro in Community, ma Justin Roiland è arrivato dal nulla (aveva scritto solamente alcuni episodi di Adventure Time e Gravity Falls) al successo, assicurandosi di essere l’unica persona che nessuno potesse buttare fuori della serie:. Oltre ad essere co-creatore e sceneggiatore, è infatti anche la voce dei due protagonisti, Rick e Morty. Ma niente dura per sempre.
Come riportato in precedenza, Roiland è stato accusato di violenza domestica, lesioni corporali e un reato di falsa detenzione per minaccia, violenza, frode e/o inganno. Nel 2020 si è dichiarato non colpevole ed è comparso in tribunale giovedì 13 gennaio 2023 per un’udienza preliminare. La data del processo non è stata ancora fissata. Dovrà sostenere un’altra udienza il 27 aprile. Il caso viene rievocato e Adult Swim (la rete che ospita la serie statunitense, in Italia su Netflix) non vuole che Roiland intacchi l’immagine della sua serie di maggior successo degli ultimi tempi. Per questo, come ha annunciato tramite un tweet, ha deciso di tagliarlo fuori dal progetto.
“Adult Swim ha concluso la sua collaborazione con Justin Roiland. Rick and Morty continuerà. Il team talentuoso è al lavoro sulla settima stagione”, si legge nella dichiarazione. La serie continuerà fino alla stagione 10, dopo aver firmato un accordo con la rete per 70 nuovi episodi nel 2018. I lavori procedono lentamente, ma procedono. Il prossimo lotto di episodi verrà però trasmesso senza la voce e le sceneggiature di Roiland. Justin Roiland fa anche parte del cast vocale della serie, essendo la voce originale dei due protagonisti, il pazzo scienziato Rick e suo nipote Morty (in italiano doppiati, rispettivamente, da Christian Iansante e David Chevalier).