Quentin Tarantino ha rivelato quale sia la sua scena preferita di sempre
Il grande regista Quentin Tarantino ha indicato la sua scena di film preferita e il merito è tutto suo.
Il grande regista Quentin Tarantino ha individuato in Bastardi senza gloria la sua scena cinematografica preferita e il pubblico sarà sicuramente in grado di confermare l’unicità e l’eccellenza della stessa.
Una delle sequenze più agghiaccianti del cinema rappresenta la scena preferita di Quentin Tarantino
Si tratta esattamente della scena iniziale del film che si apre con un’ampia veduta della fattoria francese in cui si nascondono alcuni ebrei e continua con la visita del colonnello delle SS interpretato dal grande Christoph Waltz. La sequenza dura 20 minuti e magnificamente riesce a mantenere la forte e insopportabile tensione per tutto il tempo. Bastardi senza gloria è uno dei film più belli del regista, protagonista la Seconda Guerra Mondiale e il grande riscatto morale.
Nella scena citata da Quentin Tarantino si respira intensamente la paura di essere scoperti e l’ansia di dover riuscire a gestire a tutti i costi il dialogo con colui che tenta insopportabilmente di tendere una trappola che costerà la vita quasi a tutti. I due protagonisti della sequenza agghiacciante camminano avanti e indietro, si siedono, fanno lunghi respiri, si rialzano, nascondono un silenzio capace di parlare più di loro. La scena si chiude con l’indimenticabile corsa di Shoshanna che tenta di salvarsi fuggendo dal colonnello, “Au revoir Shoshanna!“, così la saluta lui, premeditando un altro incontro.
Tarantino ha anche rivelato quale fosse un’altra scena che, prima di questa, il regista ha amato, si tratta della scena della tortura in Una vita al massimo. Nella sequenza vi sono Vincenzo Coccotti, interpretato da Christopher Walken e il padre del protagonista Clarence, interpretato da Dennis Hopper. Il film, del 1993 è diretto da Tony Scott ed è un thriller poliziesco. Uno delle migliori pellicole del grande regista. La scena in qualche modo potrebbe somigliare a quella di Bastardi senza gloria.
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