Idris Elba contro le etichette: “Ho smesso di definirmi nero”
Secondo l'attore, gli essere umani dovrebbero badare
Idris Elba, attore prolifico sia al cinema sia in televisione, ha di recente parlato per Esquire UK in maniera molto intima e sincera di se stesso e della propria nazionalità, esprimendo il desiderio di rompere nei confronti delle etichette. “Non sono diventato attore perché vedevo che non c’era persone di colore a farlo e allora volevo cambiare le cose. Sono diventato attore perché è un bel mestiere e potevo farlo bene. Man mano che diventi famoso, ti chiedono che cosa si prova a essere il primo nero a fare questo o quello. Beh, è la stessa cosa che se fosse un bianco a farlo. È la prima volta per me. Non voglio essere il primo nero. Io sono il primo Idris“.
Idris Elba rifiuta ogni etichetta basata sul colore della propria pelle
Idris Elba ha poi continuato parlando delle sue origini legate alla Sierra Leone e al Ghana: “Le persone dicono che vieni da un quartiere difficile. Quello non è un quartiere difficile. Se proviene da un posto come quello e hai vissuto là tutta la tua vita, quella è casa. È un quartiere difficile se paragonato a quello da dove vieni tu. Canning Town [dove l’attore è cresciuto] era una comunità di destra, bianca, della classe operaia. Non c’erano molti neri là, non c’erano molti asiatici. Nella mia scuola c’erano un sacco di neri, ma nel mio quartiere no. Mi incuriosisce sempre perché questo affascina le persone. È una cosa che mi chiedono spesso. Mentre chiacchiero con i miei amici neri non chiedo loro del razzismo. Hai mai dovuto affrontare il razzismo? Certo. Non sono più o meno nero se sono in un’area di bianchi o di neri. Io sono nero. E il colore della mia pelle sta con me ovunque vada, ogni giorno. […] Io sono lo stesso nero“.
“Certo, sono un membro della comunità nera. Un membro di spicco, sicuramente” ha proseguito Idris Elba. “Ma quando vado negli Stati Uniti, sono un membro di spicco della comunità inglese. Se spendessimo metà del tempo a parlare non delle differenze ma delle somiglianze tra di noi, l’intero pianeta sarebbe arrivato a un punto di pace tra di noi. Come essere umani, siamo ossessionati dalla razza. E questa ossessione può davvero ostacolare le ambizioni e la crescita delle persone. Il razzismo dovrebbe oggetto di discussione, certo. Il razzismo è molto reale. Ma dal mio punto di vista, è tanto più potente quanto tu glielo permetti“.