Carlos Saura: il regista spagnolo è morto all’età di 91 anni
Stanley Kubrick definì Carlos Saura come “un regista di grande splendore che usa meravigliosamente i suoi attori”.
Come rende noto l’accademia cinematografica spagnola, Carlos Saura è morto, quest’oggi, all’età di 91 anni. Considerato uno dei massimi esponenti del cinema spagnolo, il regista si è spento a Madrid a causa di un’insufficienza respiratoria. Domani sera avrebbe dovuto ritirare domani sera il premio Goya d’Onore 2023 alla cerimonia dei Goya Awards, che si terrà a Siviglia. Un premio per il quale aveva espresso la sua gratitudine: “Sono stato fortunato nella vita facendo ciò che mi attraeva di più: ho diretto cinema, teatro, opera e ho disegnato e dipinto per tutta la vita“.
La carriera e la vita privata di Carlos Saura
Nato a Huesca il 4 gennaio 1922, Carlos Saura ha debuttato dietro la macchina da presa nel 1960 con I monelli, film su un gruppo di ragazzi “sbandati” della periferia madrilena. Nel corso della sua carriera ha avuto due incontri artistici decisivi: il primo con l’amico-produttore Elias Querejeta che ha prodotto quasi tutti i suoi film, il secondo invece con Geraldine Chaplin. La figlia di Charlie Chaplin per Carlos Saura è stata una vera e propria musa: l’ha diretta in Frappé alla menta (1967), che vince al Festival di Berlino l’Orso d’argento nel 1968 e, Lo stress è tre, tre (1968), La tana (1969), Anna e i lupi (1973), Cría cuervos, che nel 1976 vince a Cannes il premio speciale della giuria, Elisa, vita mia (1977), Gli occhi bendati (1978) e Mamà compie 100 anni (1979). Tra di loro c’è stata anche una lunga relazione sentimentale, da cui è nato un figlio.
Carlos Saura, oltre al cinema e alla fotografia, aveva anche un’altra grande passione, ovvero la danza, protagonista dei film Bodas de sangre – Nozze di sangue (1981), Carmen Story (1983), L’amore stregone (1986), Flamenco (1995) e Tango (1998). Il regista spagnolo è stato candidato tre volte agli Oscar: Mamà compie 100 anni nel 1980, Carmen Story nel 1984, e Tango nel 1999 hanno ricevuto la nomination agli Academy Awards come miglior film straniero. In una intervista rilasciata nel 1980 al quotidiano spagnolo El Pais, Stanley Kubrick dichiarò il suo grande apprezzamento nei confronti di Carlos Saura, che definì “un regista di grande splendore che usa meravigliosamente i suoi attori”.