Venezia 73: Jean Paul Belmondo riceve il Leone d’oro alla carriera
L’attore francese Jean Paul Belmondo sarà il grande protagonista di oggi, dal momento che riceverà il Leone d’oro alla carriera. Belmondo da sempre è stato apprezzato come attore per il suo stile brillante e divertente e per il suo grande carisma, che lo hanno contraddistinto in molteplici film, dove ha ricoperto spesso ruoli da ‘duro col cuore tenero’ e da ‘giovane aitante e spericolato’, come nelle commedie di Philippe de Broca L’uomo di Rio (L’homme de Rio) (1964) e L’uomo di Hong Kong (Les tribulations d’un chinois en Chine) (1965).
Venezia 73: Jean Paul Belmondo riceve il Leone d’oro alla carriera
Nonostante questa sua grande caratteristica, resa altrettanto valida dalla sua maschera dai lineamenti particolarmente accentuati, che ha portato a definirlo il brutto più affascinante del cinema francese, Belmondo ha saputo variare magistralmente i suoi ruoli, recitando efficacemente anche in film drammatici come La mia droga si chiama Julie (La Sirène du Mississipi) di François Truffaut (1969) e Il cadavere del mio nemico (Le corps de mon ennemi) (1976) di Henri Verneuil.
A questo filone si aggiungono anche le sue intense interpretazioni in Léon Morin, prete (Léon Morin, prêtre) di Jean-Pierre Melville (1961) e ne L’erede (L’héritier) di Philippe Labro (1973), quest’ultimo ispirato al caso Mattei. Altrettanto valide, sono state, inoltre, le sue rare performance in ruoli da antagonista o da ‘protagonista ambiguo’, come nel noir melvilliano Lo spione (Le doulos) (1962) o come nel melò A doppia mandata (A double tour) (1959) di Claude Chabrol.