L’ha fatto una donna! 15 film diretti da registe di successo
Quali sono i film girati da registe donne da vedere? 15 titoli da recuperare tra action, thriller, drama, film romantici.
Abbiamo deciso di proporvi una serie di film accomunati da un dettaglio: sono tutti diretti da registe. Nella nostra lista abbiamo tenuto conto dei più bei film degli ultimi vent’anni che mostrano l’eterogeneità e la bellezza delle tematiche affrontate dalle donne alla regia. Tra thriller, film d’azione, drammi e film romantici, il repertorio di generi e temi è ampio e non manca di originalità. Partendo da Sofia Coppola e passando per le premio Oscar Kathryn Bigelow e Chloé Zhao, ecco 15 film straordinari e da vedere!
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1. Lost in Translation – L’amore tradotto (2003), Sofia Coppola
Doveroso inserire nella lista Lost in Translation – L’amore tradotto (2003), film diretto da Sofia Coppola, con protagonista Scarlett Johansson e Bill Murray. Il film candidato a 4 premi Oscar, tra cui proprio miglior regia e vincitore dell’Oscar alla miglior sceneggiatura (scritta dalla stessa Coppola), è considerato uno dei migliori film diretti da una donna, ma in generale, anche uno dei migliori film degli ultimi vent’anni.
Il film, il cui titolo italiano ironicamente si “perde nella traduzione”, è apprezzato a acclamato per la sua rappresentazione atipica del romanticismo e dell’amore, e anche per il suo rifiuto di utilizzare convenzioni narrative mainstream. L’alienazione e l’incertezza rappresentano i temi centrali del film (qui potete trovare un analisi completa), inseriti nella cornice della metropoli caotica di Tokyo, dove i protagonisti vivono lo shock culturale della capitale giapponese.
Il film è tra i più amati nel repertorio della regista, che comprende altri film eccezionali che vanno citati come Il Giardino delle Vergini suicide (1999), Marie Antoinette (2006), Somewhere (2010) e anche il più recente On the Rocks (2020).
2. American Psycho (2000), Mary Harron
Inseriamo un film che pochi sanno essere stato diretto da una donna. Eppure è proprio così, American Psycho (2000) è stato diretto dalla regista canadese Mary Haron, tratto dall’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis. Il film, conosciuto per essere un classico del cinema moderno, è tra i film che ha reso celebre Christian Bale nel ruolo di Patrick Bateman, un giovane consulente finanziario che nella vita privata è uno spietato assassino.
Il controverso film, che vede nel cast anche Willem Dafoe, Jared Leto, Chloë Sevigny, Justin Theroux e Reese Witherspoon, alla sua uscita fu fortemente criticato dal pubblico, ma nel corso degli ultimi vent’anni è emerso come un film cult, moderno e attuale. Un film satirico che rappresenta in modo tagliente il mondo dei colletti bianchi, ma che esplora in modo interessante la psiche del narcisista per eccellenza.
3. Persepolis (2007), Marjane Satrapi
Persepolis (2007), diretto da Marjane Satrapi (assieme a Vincent Paronnaud), è un film d’animazione che è stato anche nominato ai premi Oscar nella categoria di miglior film d’animazione, e che ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2007.
Il film francese, basato sull’omonima graphic novel autobiografica di Satrapi, narra le memorie di una giovane ragazza nel periodo della Rivoluzione Iraniana del 1979. Un racconto di formazione che narra la crescita e la scoperta di sé della protagonista in un ambiente di forte cambiamento sociale e politico. Un film universale e sempre attuale, che può essere applicato non solo all’Iran, ma a qualsiasi paese e a qualsiasi popolo.
Satrapi recentemente ha anche diretto Radioactive (2019), con protagonista Rosamund Pike e che narra la storia di Marie Curie.
4. The Hurt Locker (2008), Kathryn Bigelow
The Hurt Locker (2008), film diretto da Kathryn Bigelow e nominato a 9 premi Oscar, vincendone 6, tra cui miglior film. Grazie a questo film Bigelow è diventata la quarta donna nominata, e la prima donna ad aver vinto il premio Oscar, nella categoria di miglior regia.
Il film, ambientato durante la guerra in Iraq, segue una squadra di artificieri dell’esercito americano, specializzata nel neutralizzare ordigni esplosivi, è considerato uno dei migliori film di guerra dei ultimi anni, se non di sempre. Inoltre, il lungometraggio ha dimostrato a molti come anche le donne sono perfettamente abili nel realizzare film d’azione e/o inseriti in uno sfondo bellico.
Nel repertorio di Bigelow vi sono altri titoli altrettanto importanti come: Point Break- Punto di Rottura (1991), Zero Dark Thirty (2012) e Detroit (2017).
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5. An Education (2009), Lone Scherfig
An Education (2009), film britannico diretto dalla regista danese Lone Scherfig e realizzato sulle memorie autobiografiche della giornalista britannica Lynn Barber. Il film nominato a 3 premi Oscar, nella categorie Miglior Film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attrice, vede nel cast Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina, Rosamund Pike e Emma Thompson.
Il lungometraggio, una storia coming-of-age che pone al centro la sua protagonista Jenny Mellor (Mulligan alla sua prima nomina agli Oscar), si caratterizza per la sua eleganza e il naturalismo nel rappresentare la crescita e l’esplorazione di sé di una giovane donna. Il film, grazie alla precisione nella direzione e del montaggio, nel corso del tempo è emerso come un film affascinante, di cui si apprezza la recitazione e la sceneggiatura.
6. Un Gelido Inverno (2010), Debra Granik
Un Gelido Inverno (2010), il film diretto da Debra Granik è stato nominato a 4 premi Oscar, e ha segnato il grande inizio della carriera di Jennifer Lawrence (per questo film ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar).
Il film, ambientato nell’altopiano d’Ozark della Missouri rurale, narra le vicende dell’adolescente Ree Dolly (Lawrence) che deve ritrovare il padre in modo da evitare lo sfratto. Tra i temi affrontati vi è la povertà, la droga e il disagio sociale ed economico presente nelle comunità rurali americane, rappresentate dalla regista Granik in modo netto e forte, con uno sguardo oggettivo. il film, apprezzato per la regia e la recitazione di Jennifer Lawrence, è considerato uno dei migliori film diretti da donne degli ultimi dieci anni.
Tra i lavori di Debra Granik consigliamo anche il suo lungometraggio Senza lasciare traccia (2018), film considerato come degno successore di Un Gelido Inverno, e che per certi versi affronta tematiche simili.
7. … e ora parliamo di Kevin (2011), Lynne Ramsay
… e ora parliamo di Kevin (2011), diretto dalla regista britannica Lynne Ramsay e con protagonista Tilda Swinton ed Ezra Miller.
Il film, presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2011 e nominato in 3 categorie ai BAFTA Awards, narra le vicende di Eva Khatchadourian (Swinton), una madre che deve convivere con un figlio dai forti disturbi mentali e affrontare gli orrori commessi da lui commessi. Il lungometraggio è stato accolto positivamente dalla critica, che ha apprezzato la magistrale capacità della regista di unire drama e horror, e in particolar modo le performance degli attori protagonisti.
Tra i film di Ramsay anche Morvern Callar (2002) e il più recente A Beautiful Day – You Were Never Really Here (2017), con protagonista Joaquin Phoenix.
8. Selma – La strada per la libertà (2014), Ava DuVernay
Selma – La strada per la libertà (2014), diretto da Ava DuVernay e nominato a due premi Oscar, tra cui miglior film. Inoltre, il film è il primo film diretto da una donna di colore ad essere stato mai nominato nella categoria di miglior film.
Il film narra le marce da Selma a Montgomery guidate da Martin Luther King Jr (interpretato da David Oyelowo) e che nel 1965 segnarono l’apice della rivolta per il diritto di voto agli afroamericani. Il film considerato come uno dei migliori film degli ultimi anni e soprattutto uno dei migliori film sui diritti civili per gli afroamericani. Un film che offre un’importante lezione sociale e civile, e che è stato lodato per la regia, la recitazione e la sceneggiatura.
Interessante nel repertorio di DuVernay anche XIII Emendamento (2016), documentario diretto e prodotto dalla regista che è stato nominato agli Oscar nella categoria di miglior documentario.
9. Lady Bird (2017), Greta Gerwig
Lady Bird (2017), diretto dall’attrice e sceneggiatrice Greta Gerwig nella sua opera prima dietro la macchina da presa. Il film che vede nel cast Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Lucas Hedges e Timothée Chalamet, è stato nominato a 5 premi Oscar. Gerwig è la quinta donna mai nominata agli Oscar nella categoria di miglior regista.
Il film, una coming-of-age story, narra le vicende di Christine “Lady Bird” McPherson (Ronan) in un periodo di cambiamento della propria vita: l’ultimo anno di Liceo e la scelta del College. Considerato tra i migliori film del 2017 il lungometraggio, diretto e scritto da Gerwig, è stato acclamato per l’eccellente sceneggiatura, direzione e recitazione. Un film descritto da alcuni critici come un “trionfo di stile, sensibilità e spirito“, e da altri come “semplicemente irresistibile“.
Di Gerwig consigliamo anche Piccole Donne (2019), con Saoirse Ronan, Florence Pugh, Timothée Chalamet, Laura Dern e Meryl Streep. Prossimamente uscirà invece nelle sale Barbie (2023) con protagonisti Margot Robbie nel ruolo di Barbie e Ryan Gosling in quello di Ken, in un film descritto dagli attori come “un film che non è quello che pensate“.
10. Cafaranao – Caos e miracoli (2018), Nadine Labaki
Cafaranao – Caos e miracoli (2018), diretto da Nadine Labaki. Il film libanese è stato nominato agli Oscar nella categoria di miglior film straniero e ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Labaki è la prima donna di origina araba ad essere mai stata nominata per un Golden Globe.
Il lungometraggio narra la storia di un ragazzino che vive in un quartiere povero di Beirut e che sta scontando una pena detentiva di cinque anni nel carcere di Roumieh per aver pugnalato un uomo. Il film ha ricevuto il plauso generale di pubblico e critica per la recitazione, il realismo ottenuto attraverso uno stile simile al documentario, e soprattutto per la maestria di Labaki nel ruolo di regista.
Nadine Labaki ha presentato il film anche alle Nazioni Unite.
11. The Farewell – Una bugia buona (2019), Lulu Wang
The Farewell – Una bugia buona (2019), diretto da Lulu Wang, e nominato a due Golden Globe, tra cui miglior film in lingua straniera e miglior attrice (vinto proprio dalla protagonista Awkwafina).
Il film, ispirato alla storia familiare della regista, narra le vicende di una famiglia cinese che alla notizia della grave e terminale malattia della nonna, decidono di tenerle nascosta la malattia e di fare un ultimo raduno prima che lei possa venire a mancare. Il film di Wang è stato largamente apprezzato da critica e pubblico per la sua storia commovente e sincera e soprattutto per la rappresentazione della cultura familiare cinese, ma anche per i suoi temi universali.
12. Ritratto della giovane in fiamme (2019), Céline Sciamma
Ritratto della giovane in fiamme (2019), diretto da Céline Sciamma, è stato nominato in 10 categorie ai Premi César, di cui ha vinto il premio alla miglior fotografia, e ha vinto il premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes.
Il film, con protagoniste Noémie Merlant e Adéle Haenel, narra la storia segreta d’amore tra una giovane aristocratica e la pittrice che ha il compito di dipingere il suo ritratto. Un film sensuale e passionale, che ha colpito critica e pubblico per la rappresentazione del desiderio femminile e soprattutto per l’eccellente capacità della regista nel creare una storia “irresistibile“. Il film in breve tempo è diventato per molti tra i più bei film mai diretti da una donna, e in generale tra i migliori film degli ultimi anni.
Nel repertorio di Sciamma è significativo citare anche Naissance des pieuvres (2007), Tomboy (2011), Diamante Nero (2014) e Petit Maman (2021).
13. Una donna promettente (2020), Emerald Fennell
Una donna promettente (2020), diretto e scritto da Emerald Fennell, è stato nominato a 5 premi Oscar, tra cui miglior regista, e ha vinto la statuetta per la miglior sceneggiatura originale.
Il revenge thriller con Carey Mulligan (nominata agli Oscar per la sua interpretazione nel film), narra la storia di Cassie che ha una missione personale: vendicarsi contro gli uomini che prendono di mira le donne ubriache nei locali. Il film è stato acclamato per il tema provocatorio e attuale, e in particolar modo per la sceneggiatura frizzante e brillante, oltre che per lo stile sofisticato della regista nel dirigere il film.
Fennell è nota anche per aver scritto la sceneggiatura di alcuni episodi della serie inglese Killing Eve, e prossimamente debutterà il suo secondo film Saltburn, che vede nel cast Barry Keoghan, Jacob Elordi, Rosamund Pike, e Carey Mulligan.
14. Nomadland (2020) di Chloé Zhao tra i film diretti da una regista donna
Nomadland (2020), diretto da Chloé Zhao, il film candidato a 6 premi Oscar, di cui ne ha vinti 3: Miglior Film, miglior attrice protagonista a Frances McDormand e miglior regista a Zhao, diventata la seconda regista ad aver mai vinto la statutta.
Il film ampiamente acclamato dalla critica, è stato descritto come un film impressionistico e naturalistico che pone al centro al sua protagonista e il tema della povertà e della marginalità delle comunità nomadi americane. Zhao è stata acclamata non solo per il suo magistrale lavoro dietro la cinepresa, ma anche per il suo ruolo come sceneggiatrice, produttrice e anche addetta al montaggio.
Di Zhao consigliamo anche The Rider – Il sogno di un cowboy (2017), film acclamato dalla critica.
15. Aftersun (2022), Charlotte Wells
Aftersun (2022), diretto dalla regista scozzese Charlotte Wells, nonostante sia recentissimo, il film ha saputo imporsi nel corso dello scorso anno come uno dei migliori debutti alla regia degli ultimi anni. Nominato a 4 premi Bafta e ad un premio Oscar.
Il film, con protagonista Paul Mescal (che ha ricevuto la sua prima nomina agli Oscar), vede protagonisti un giovane padre Calum con la figlia undicenne Sophie (Frankie Corio) nella loro ultima vacanza insieme. Acclamato da critica e pubblico il film si impone come una storia stoccante e struggente, che attraverso lo strumento del “found footage” cerca di tornare al passato e di ritrovare la memoria di eventi e di persone ormai lontane. Un film intimo e toccante, che ha colpito critica e pubblico per la maestria nella direzione e nella sceneggiatura di Wells, e che è costruito intorno alle eccellenti performance dei suoi due protagonisti, Corio e Mescal.
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