L’ultima notte di Amore, Pierfrancesco Favino presenterà il film a Pescara!
Si tratta di un'occasione imperdibile.
Segnatevi bene la data: alle 17:45 di sabato 18 marzo, presso il Multiplex Arca di Spoltore in provincia di Pescara, si terrà la proiezione di L’ultima notte di Amore, diretto da Andrea Di Stefano. Il film, uscito nelle sale italiane già da qualche giorno, sarà presentato dal suo protagonista, Pierfrancesco Favino che interverrà per un saluto al pubblico abruzzese prima della proiezione. L’incontro sarà moderato dal critico cinematografico Francesco Di Brigida. Un’occasione davvero imperdibile!
L’ultima notte di Amore, la sinossi del nuovo film con Pierfrancesco Favino
Secondo la sinossi di L’ultima notte di Amore, “Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce“.
Nel presentare il suo personaggio, Pierfrancesco Favino ha affermato: “Mi interessa molto il fatto che il protagonista Franco Amore sia una persona comune, uno di quei poliziotti che possiamo incontrare nei commissariati quando andiamo a rinnovare il passaporto. Non ha niente del supereroe, non è un tipo aggressivo né un esaltato, è un uomo normale […]. Quando si lascia convincere a fare uno strappo alla regola in qualche modo tradisce se stesso ed è costretto a trovare il modo di uscire dalla valanga che gli si abbatte addosso, ma non ha gli strumenti per farlo, non è abituato a questo. Tutti noi a volte siamo insieme sia orgogliosi delle nostre scelte che frustrati rispetto a quello che gli altri pensano di noi: troppo spesso in Italia la furbizia viene scambiata per intelligenza e considerata una dote, un valore, ma Franco ha sempre fatto il suo dovere, forse racconta a se stesso qualche bugia, ma il suo unico desiderio è quello mantenere l’immagine di sé in cui crede e in cui si riconosce“.