Francesco Patanè e “L’esigenza di essere qualcun altro” [VIDEO]
Intervista all’attore di Ti mangio il cuore e de Il cattivo poeta che ci ha raccontato di questi importanti ruoli, della sua passione per la recitazione e dei suoi progetti futuri.
Lo abbiamo recentemente visto protagonista di Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa nel ruolo di Andrea Malatesta al fianco di Elodie: Francesco Patanè, classe 1996, ospite del Festival del Cinema Città di Spello 2023, che ha premiato il film per la miglior sceneggiatura firmata dal regista con Antonella Gaeta e Davide Serino, la miglior fotografia curata da Michele D’Attasio, la miglior scenografia di Daniela Frabetti e i migliori creatori dei suoni, Ivan Caso e Matteo Bendinelli, è stato anche coprotagonista de Il cattivo poeta di Gianluca Jodice, nel ruolo del gerarca fascista Giovanni Comini.
“Il mio è un lavoro che faccio per gioco da sempre, da quando ero piccolissimo, ed è sempre stato un’esigenza, io ho sempre amato giocare a sentirmi diverso da me, giocare a vestire i panni di qualcun altro, anche per conoscere nella mia vita qualcosa che non incontrerei mai, vedi Andrea Malatesta, un personaggio dalle latitudini culturali e antropologiche distanti da me”, ci ha spiegato Patanè.
E proprio il ruolo di Malatesta in Ti mangio il cuore è stata una grande sfida per lui, un personaggio che ha un cambiamento radicale nel corso del film: “Quando capita una cosa del genere a un attore è una bellissima occasione, poter raccontare un arco narrativo che parte in un modo e finisce in un altro totalmente diverso. La sfida è quella di rendere coerente e organica quella trasformazione anche nella durata limitata di un film. La difficoltà è stata raccontare in modo onesto e sincero sia la purezza di questo ragazzino all’inizio, che il male, quando si ritrova a ricoprire un ruolo da capofamiglia, da cattivo”.