Virginia Gardner e Dylan Sprouse su Uno splendido disastro: ecco perché le scene di sesso sono così reali
La nostra intervista a Virginia Gardner e Dylan Sprouse, su Prime Video dal 5 maggio con Uno splendido disastro.
Virginia Gardner e Dylan Sprouse si mostrano complici e disinvolti mentre ci parlano di Uno splendido disastro, il film teen romance in uscita su Prime Video dal 5 maggio 2023: “Abby e Travis, la brava ragazza e il bad boy, sembrano diversi, ma provengono entrambi da ambienti sporchi. Il loro legame si fonda su somiglianze profonde, impossibili da cogliere superficialmente. Abbiamo tolto il glamour da Las Vegas e messo gioco nel sesso”.
Adattamento dell’omonimo romanzo di Jamie McGuire, libro inizialmente pensato per adolescenti e poi impostosi come vero e proprio fenomeno editoriale intergenerazionale, Uno splendido disastro segue l’evoluzione in relazione d’amore dell’incontro ‘fatale’ tra Abby, diciannovenne in fuga da un passato di iperresponsabilizzazione a causa della fragilità di un padre dipendente dal gioco, e Travis, un ‘picchiatore’ dall’apparenza di duro irriducibile che si rivela invece dotato di sensibilità e capacità di accogliere le vulnerabilità proprie e altrui.
Intervista a Virginia Gardner e Dylan Sprouse, protagonisti di Uno splendido disastro: “Abbiamo giocato con sesso e cliché“
Uno splendido disastro ritorna a una formula consolidata del rom-com a target adolescenziale: la passione prima negata e poi accolta tra il bad boy e la ragazza perbene. Eppure, i paradigmi vengono gradualmente rovesciati: Travis si dimostra diverso dal bad boy che sembrava e, parallelamente, Abby si rivela molto lontana dal ruolo della ragazza ‘perfettina’ in cui si era inizialmente presentata. Come avete lavorato sui capovolgimenti dei cliché?
Dylan Sprouse: “Noi membri del team eravamo tutti consci di dover operare questo ribaltamento, ne eravamo davvero consapevoli. Penso che volessimo tutti portare Travis e Abby un po’ più nella modernità. Volevamo sia adottare sia prendere in giro l’archetipo del bad boy e della brava ragazza. Pensiamo – penso di poter parlare anche per te, Virginia, giusto? – che un personaggio imperfetto sia più interessante sullo schermo. E questi personaggi hanno certamente i loro difetti, quindi è stato più divertente lavorarci.”
Virginia Gardner: “Sono totalmente d’accordo. E aggiungo: non solo abbiamo cercato di portare questi personaggi nel 2023 e di ribaltare alcuni di questi luoghi comuni, ma anche di ricavare uno spazio che non fosse solo di romanticismo. ‘Uno splendido disastro’ è sia rom-com sia commedia pura e dentro c’è molta azione. Penso sia bello vedere tutti questi elementi nel racconto di una relazione tra giovani adulti.”
Colpisce il modo in cui avete realizzato le scene di sesso. Il sesso, nel film, viene rappresentato sempre come giocoso, quasi goffo, meno patinato di come ce lo aspetteremmo in una rom-com per teen-ager. È stato intenzionale oppure una conquista casuale nel vostro lavoro sui personaggi e sulla loro relazione?
DS: “Casuale no, non direi proprio. Le scene di sesso sono le più monitorate. Abbiamo avuto una meravigliosa intimacy coordinator, una figura che rappresenta un nuovo importante standard del settore, uno standard emerso negli ultimi dieci anni. Ci ha seguiti Corrin Evans, che è regista lei stessa. Ci ha aiutato durante l’intero processo. Quando abbiamo discusso, prima di girare, è subito emerso che non volevamo replicare l’immaginario sessuale patinato proprio del ‘drammone’ romantico. Volevamo essere onesti: il sesso, nella vita vera, è il più delle volte giocoso e goffo. Abbiamo voluto rappresentarlo realisticamente.”
VG: “Il regista del film, Roger Kumble, ha una spiccata sensibilità da commedia. Lui ha insistito perché inserissimo la dimensione del divertimento in ogni scena, sia che fosse una scena per così dire normale sia che fosse una scena di sesso. È una cifra del film, in generale. Concordo sul fatto che l’intimacy coordinator faccia la differenza: non solo ti permette di sentirti sicuro, ma ti aiuta anche a raggiungere maggiore realismo in qualcosa – il sesso riprodotto nei film – che ovviamente reale non è e non può essere.”
Il film esplora due microcosmi: quello del gioco d’azzardo e quello delle gare tra fighter. Che cosa vi premeva passasse di queste realtà sottorapresentate o non sempre rappresentate autenticamente dall’audiovisivo?
VG: “Per quanto riguarda tutte le scene relative al gioco d’azzardo, quelle girate a Las Vegas, volevamo che il gioco sembrasse un affare torbido. Non volevamo che sembrasse l’affascinante Las Vegas che vediamo spesso ritratta nei film e in TV. Volevamo rappresentare il suo lato oscuro. Rendere meno glamour un mondo che di solito è percepito come molto glamour. Abbiamo creato una sorta di cambiamento di tono nel film. Una volta entrati a Las Vegas, anche le cose iniziano a sembrare un po’ più oscure. Il film vira verso il noir.“
DS: “Per Travis è la stessa cosa. I circuiti in cui combatte non sono meno pericolosi delle bische che conoscono bene Abby e suo padre. I background di provenienza legano i due personaggi. Entrambi provengono da mondi sporchi. Ciò li unisce, al di là delle differenze apparenti. In fondo, ‘Uno splendido disastro’ ci dice che, se due opposti si attraggono, è perché in verità sono simili.“