Ritorno al presente: su Prime Video il corto che si interroga sul ruolo dei social network

Ritorno al presente è il nuovo cortometraggio di Max Nardari che si interroga sul ruolo dei social network nelle vite delle persone.

Il nuovo cortometraggio di Max Nardari – che vede protagonisti Daniela Poggi, Attilio Fontana e Clizia Fornasier – è disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 6 marzo. Ritorno al presente si interroga sul ruolo dei social network nelle vite delle persone, mettendoci in allarme sul rischio di dipendenza e incomunicabilità dei giorni nostri.

Di cosa parla Ritorno al presente?

Ritorno al Presente è un lavoro che, sempre con il linguaggio immediato e leggero della commedia, affronta lo spinoso tema dell’invasione dei social, dei rischi per la privacy, della perdita di umanità in un mondo interamente assorbito dallo schermo di uno smartphone. Una realtà in cui innovazione e disumanizzazione vanno pericolosamente a braccetto nutrite da una propensione alla dipendenza che sta generando ogni giorno di più, sintomi depressivi e compulsivi.

Palmira, una giovane attrice molto famosa negli anni ’90, a seguito di un incidente entra in coma e al suo risveglio si ritrova catapultata nell’anno 2023. Durante una serata organizzata dal suo agente Thomas per festeggiare il ritorno alla vita, Palmira si rende conto che in 30 anni sono cambiate tantissime cose. Thomas le spiega che l’invenzione dei cellulari e l’avvento dei social network hanno stravolto il modo di comunicare e le presenta Katiusha, una giovane influencer che l’aiuterà a promuovere la sua immagine sul web. Palmira, non avendo altra scelta, si affida così nelle mani di Katiusha e inizia a scoprire il mondo dei social. Riuscirà Palmira a sopravvivere in questa nuova realtà virtuale?

Ritorno al Presente Prodotto dalla Reset Production di Max Nardari con il co- finanziamento della Regione Veneto, è stato interamente girato nei pressi di Treviso, terra di origine di Max Nardari e Clizia Fornasier. Il Corto è stato presentato in collaborazione con La Promessa, centro riabilitativo per le dipendenze diretto dal dottor Fabrizio Fanella, psicoterapeuta con un’esperienza trentennale nel settore delle dipendenze patologiche.

Nel suo lavoro Max Nardari ha avuto sempre una particolare attenzione alle tematiche sociali, quali l’omofobia (Lui e L’altro), il razzismo (Diversamente), la solidarietà femminile (Lei e l’altra), il confronto interculturale (L’amore non ha religione), la disgregazione familiare (La mia famiglia a soqquadro) e l’adozione (Uno di noi). “In un confronto fra passato e presente, grazie anche alla professionalità e all’ironia del cast vorrei invitare il pubblico ad una riflessione su tematiche come la privacy, la dipendenza dai social e la realtà virtuale che stanno togliendo sempre più tempo alla vita vera”, ha dichiarato Max Nardari.

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