Maurizio Mattioli ricorda il terribile incidente stradale della moglie: ecco come morì Barbara Divita
L'attore romano ha raccontato un momento molto buio della sua vita.
Maurizio Mattioli è un attore, doppiatore e comico romano nato a Roma nel 1950 che ha debuttato nel mondo della recitazione nel 1973 con Patroclooo!… e il soldato Camillone, grande grosso e frescone di Mariano Laurenti. Successivamente l’artista si è fatto conoscere per altri progetti come Napoli spara! (1977), Mannaja (1977), Quella peste di Pierina (1982), Borotalco (1982), Due strani papà (1984), Fantozzi – Il ritorno (1996) e molti altri ancora. Nel corso della sua carriera, il divo si è affermato anche come interprete televisivo (Un coccodrillo per amico, I Cesaroni, Un ciclone in famiglia, Villa Ada, Cuccioli) e anche teatrale (Rugantino, Era ora!, Il Conte Tacchia, One man show, L’operazione).
Maurizio Mattioli ha debuttato nel mondo del cinema con Patroclooo!… e il soldato Camillone, grande grosso e frescone
Maurizio Mattioli, però, oltre i grandi successi, nel corso della sua vita ha subito un lutto terribile che lo ha cambiato, come ricorda Il Corriere della Città. Sposato con la tanto amata Barbara Divita nel 1977, ha perso la moglie nel 2014, dopo che sette anni prima la donna era stata vittima di un incidente stradale rimanendo paralizzata. Gli anni successivi è stata sempre più male fino purtroppo alla sua scomparsa. A tal proposito, qualche tempo fa, ai microfoni di Storie Italiane, l’attore ha così raccontato il suo rapporto con la moglie. “L’incidente di mia moglie è stato un colpo terribile, mi è cascato tutto addosso”. Tra l’altro, in questo periodo di agonia, non le è mancata mai la lucidità quindi vederla andarsene in questo modo è stato un colpo ancora più duro per l’artista.
Lo stesso Maurizio Mattioli spesso racconta anche come Barbara non lo ha mai lasciato solo quando ha avuto problemi con la legge: nel 1995 è stato arrestato per spaccio di cocaina ed è stato portato al carcere di Poggioreale, a Napoli, per un mese. È stato poi assolto dopo 15 minuti di processo. Un periodo terribile che l’attore ha combattuto e superato proprio pensando all’amore della moglie.