Rennervations: recensione della docu-serie Disney+ con Jeremy Renner
L’attore Marvel, in una mossa alla "extreme makeover", si cimenta nel mondo delle ristrutturazioni portando veicoli reinventati a comunità bisognose in varie località del mondo.
“Sognalo, costruiscilo, guidalo”: è questo lo slogan di Rennervations, mini docu-serie firmata Disney+ con protagonista l’attore americano Jeremy Renner (The Hurt Locker, Arrival, The Town), dove i veicoli si trasformano, ma non come i Transformers.
La miniserie, disponibile sulla piattaforma streaming dal 12 aprile, è composta da 4 episodi in totale, in ciascuno dei quali Renner, affiancato da un team di amici e di esperti, si prefigge di restaurare grandi veicoli e reinventarli per un nuovo utilizzo. I bus di vario genere diventano così luoghi mobili a beneficio di comunità in diverse città del mondo, in specifico: Reno (Nevada) e Chicago (Illinois) negli Stati Uniti, Los Cabos in Messico e Rajasthan in India. I primi 3 episodi della serie sono stati pubblicati su Disney+, mentre il quarto episodio, localizzato in India, sarà reso disponibile nelle prossime settimane.
Rennervations: Jeremy Renner protagonista di una docu-serie che pone al centro dell’attenzione le comunità che danno un futuro alle nuove generazioni
In ogni località, Jeremy Renner – l’Avenger Hawkeye dell’Universo Marvel – entra in contatto con organizzazioni importanti come Big Brothers Big Sisters a Reno/Sparks (città natale proprio di Renner), The BASE di Chicago, Uva Jagriti Sansthan in Rajasthan e Casa Hogar de Cabo San Lucas, dedite all’accoglienza e al supporto di giovani ragazzi, in modo così da conoscere le necessità delle comunità del luogo. Nella serie, l’attore assieme al suo migliore amico e socio in affari, Rory Millikin, si incontrano con i leader di tali organizzazioni per comprendere al meglio le esigenze più urgenti all’interno della comunità. Dopodiché, con l’aiuto di un team altamente specializzato, costruiscono veicoli mobili che abbiano un grande impatto sociale, in particolare nelle attività e nello sviluppo dei ragazzi.
Lo show si presenta come un mix tra un qualsiasi programma di HGTV e di DMAX, e si allinea con il genere di show generalisti a tema ristrutturazioni, case, motori, dove una volta incontrato il cliente e analizzate le necessità si va a creare un prodotto, in questo caso bus trasformati in luoghi mobili, da donare ai giovani ragazzi aiutati dalle associazioni partecipanti al programma. Nella serie, lo spettatore ritrova gli elementi distintivi di questo genere televisivo, da un lato la parte pratica, dove vengono mostrati gli esperti al lavoro, che, come dicono loro “re-immaginano, riutilizzano, e rinnovano” il veicolo, e dall’altro lato viene mostrato l’utilizzo e il beneficio che tale mezzo porterà nelle vite dei giovani ragazzi e l’impatto all’interno della comunità.
Ogni episodio porta alla realizzazioni di veicoli unici, speciali, oltre che utili. Passando da un furgone realizzato come studio di registrazione musicale mobile, destinato alla comunità dei ragazzi di Chicago; al bus per uno studio di danza per la comunità messicana; fino ad un centro mobile di ricreazione per i ragazzi della città nativa di Renner: tra postazioni per chi pratica l’arte, una rete da calcio, un canestro da basket e molto altro, tutto in un unico mezzo.
Rennervations: Jeremy Renner e i motori
Se speravate di vedere Renner alle prese con i motori, dispiace deludervi, l’attore infatti, nella serie svolge per lo più il ruolo di presentatore, entrando a contatto con le comunità, lasciando invece agli esperti la realizzazione dei veicoli. Da sottolineare anche i piccoli piccoli cameo di grandi star dello spettacolo, il collega e caro amico Anthony Mackie (Avengers; The Falcon and the Winter Soldier) nell’episodio a Reno/Sparks, Vanessa Hudgens (High School Musical) nell’episodio di Chicago, il cantante colombiano Sebastian Yatra nel capitolo in Messico e la star di Bollywood Anil Kapoor per la puntata in India.
Nel complesso la serie segue gli stilemi di qualsiasi show che abbiate mai visto su canali come HGTV, DMAX oppure Focus. Semplice nella narrazione e nella costruzione. Punto chiave degli episodi è certamente la costruzione, o meglio dire la reinvenzione, dei bus da adibire alle associazioni, mentre la parte emotiva si riserva al termine dell’episodio, quando viene effettuata la consegna.
Rennervations: valutazione e conclusione
Rennervations si pone come una miniserie, in forma di documentario show, che non vuole portare nulla di innovativo allo spettatore, se non quello di vedere una star di Hollywood compiere opere di beneficenze verso comunità che mettono al centro del proprio operato le vite di giovani ragazzi.
La serie, firmata Disney+, non deve pertanto essere vista come un’opera televisiva di grande valore qualitativo, se non puramente come una serie generalista di intrattenimento. Come evidenziato in precedenza, Rennervations segue quasi alla lettera i modelli delle serie di home & living, o legate al mondo dei motori. Se siete interessati ad un gruppo di ingegneri e meccanici trasformare un qualsiasi bus urbano in uno studio musicale, o una pista da ballo, allora questa è la serie che fa per voi. Ma se speravate di vedere Jeremy Renner sporcarsi le mani e mettersi all’opera nel rinnovamento dei veicoli, a fianco degli specialisti, rimarrete molto delusi.
La serie dal punto di vista puramente cinematografico, non ha nulla che sia degno di nota, la direzione, la fotografia e il montaggio sono tipiche del genere e priva di elementi distintivi. Unico elemento che emerge è l’emozione al termine dell’episodio nel vedere i giovani ragazzi ricevere un dono così speciale, e la commozione del team nel vedere il loro lavoro apprezzato.
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