Michelle Pfeiffer ha “odiato Grease 2 con tutta se stessa”? La replica (al vetriolo) dell’attrice alla presunta esternazione
L'attrice americana ha corretto il tiro dopo che le sono state attribuite dichiarazioni mendaci.
Michelle Pfeiffer è una famosa attrice americana nativa di Santa Ana, nel 1958, una star molto apprezzata da pubblico e critica per le sue interpretazioni sempre impeccabili in carriera. Il suo debutto vero e proprio nel mondo della recitazione risale al 1978, quando ha avuto il suo primo ruolo all’interno della serie Fantasilandia, di seguito è poi apparsa, sempre sul piccolo schermo, anche in Delta House (1979), The Solitary Man (1979), CHiPs (1979). Il 1980 è invece l’anno del suo lancio sul grande schermo, con The Hollywood Knights con la regia di Floyd Mutrux. La sua consacrazione, però, avviene con Scarface (1983) di Brian De Palma, dove incarna Elvira Hancock.
Michelle Pfeiffer ci ha tenuto a ribadire la verità
Di seguito una carriera piena di successi e vittorie che hanno portato Michelle Pfeiffer ad essere candidata agli Oscar tre volte (senza mai vincere) e trionfare anche ai Golden Globe con I favolosi Baker (1989). Detto questo, non bisogna dimenticare che tra l’altro la diva ha fatto parte del cast di Grease 2 (1982), vestendo i panni di Stephanie Zinoni. Un progetto che, a quanto pare, l’ha parecchio gratificata, nonostante Buzz Feed abbia diffuso una fake news in merito, dicendo che l’artista “odiava quel film in modo vendicativo”. Come riporta Just Jared, la star si è trovata costretta a smentire il tutto direttamente su Instagram spiegando di seguito:
Questo progetto è ed è sempre stato così speciale per me e per la mia storia: non ci si dovrebbe mai fidare di una pubblicazione per ottenere le citazioni giuste se non possono nemmeno preoccuparsi di scrivere correttamente il nome della persona.
Che dire? La smentita di Michelle Pfeiffer è molto importante non sono per chiarire la verità dietro la sua partecipazione al film, ma anche per tutti coloro che si fidano ciecamente di tutte le testate online dando per scontato che tutto quello che viene detto sia oro colato.