Guardiani della Galassia Vol. 3: la colonna sonora del film Marvel. Una playlist pazzesca!

L’Awsome mix di Star Lord è sempre una conferma. Anche in Guardiani della galassia Volume 3, James Gunn non smentisce il suo gusto musicale, regalando una colonna sonora perfetta, nel descrivere ed enfatizzare l’epica avventura di questo nuovo, ultimo, capitolo della saga Marvel con protagonista il gruppo di supereroi formato da Star Lord, Rocket, Groot, Gamora, Nebula, Drax e Mantis. La playlist del film è stata consegnata nelle mani del cast per ascoltarla durante le riprese in modo da immaginare l’impatto che la musica avrebbe avuto sulle scene girate. Quali sono le 17 canzoni dell’Awsome mix Vol.3? Ma soprattutto quali sono i significati dietro la scelta di ogni canzone? Ecco tutti i pezzi.

Una nuova era musicale per Star Lord&Co

Guardiani della Galassia Vol. 3 - Cinematographe

Nei primi due capitoli dei Guardiani suonavano esclusivamente hit degli anni 60, 70 e 80. Tutti brani musicali ascoltati prima del 1988 – anno in cui Peter Quill viene rapito dalla Terra dai Ravagers – incisi sul nastro delle musicassette lasciategli in regalo da sua madre. In Guardiani della Galassia Vol.3, James Gunn ha ampliato i suoi orizzonti scegliendo brani incisi tra gli anni 80 e 2010, unendoli alla discografia anni ’70. Il risultato è notevole. Questa evoluzione musicale ha una giustificazione dietetica. Nel Vol. 2 infatti Star Lord entra in possesso di un Microsoft Zune “quello che tutti ascoltano sulla Terra al giorno d’oggi. Ci sono trecento canzoni” come gli dice Kraglin Obfonteri ad inizio film. Lo Zune è stato un rivale dell’iPod, la nuova era della musica digitale che permette ai Guardiani di approcciare a musica moderna.

Creep introduce alla perfezione la storyline di questo capitolo

Guardiani della Galassia Vol. 3 - Cinematographe

Il film inizia in musica: il primo pezzo che si ascolta è Creep dei Radiohead (1993) in versione acustica. Nell’incipit ritroviamo i protagonisti al loro quartier generale, sul pianeta Knowhere. La canzone accompagna gli spettatori alla rimpatriata con tutti i protagonisti attesa da anni. Ritroviamo Star Lord in pena per la morte di Gamora, Groot adolescente, Rocket, il personaggio che ascolta in cuffia il pezzo, Nebula che cerca di tenere in piedi il team di protettori della galassia. Guardiani della Galassia Vol.3 si apre con una canzone significativa, utile ad introdurre il personaggio di Rocket, il procione vittima di esperimenti genetici, di cui in questo capitolo si racconta il triste passato. Una scelta che introduce la vena meno scherzosa di questo capitolo. La seconda canzone della playlist è Crazy on You del gruppo rock, Heart (1975). Su queste note arriva un nuovo personaggio, Adam Warlock, conosciuto come Lui. Alla fine del secondo capitolo della saga lo si nominava come un’arma creata dall’alta Sacerdotessa sovrana del popolo dei Sovereign, da scagliare contro i Guardiani, rei di essersi fatti gioco di loro. Il suo ingresso è sfavillante.

La parentesi su Orgoscope in Guardiani della Galassia Volume 3

Lui\Adam Warlock si scaglia su Knowhere per catturare Rocket, che nell’attacco rimane gravemente ferito. Per questo motivo i Guardiani devono andare su un pianeta vivo, fatto di materia organica, l’Orgoscope. Qui dovranno recuperare delle informazioni fondamentali per mantenere in vita il loro amico Rocket. Mentre i Guardiani si dirigono in questo strano, adiposo e appiccicoso pianeta, ascoltiamo le note di Since You’ve Been Gone dei Rainbow (1979). Questa canzone è stata inclusa anche nel trailer di Guardiani della Galassia Vol. 3 uscito nel febbraio 2023. La sequenza su Orgoscope continua con In The Meantime dell’alternative rock band Spacehog (1995), mentre i Guardiani della Galassia si infiltrano sul pianeta indossando tute spaziali colorate, protagoniste di un momento molto divertente. In the Meantime però sottende una riflessione sul tempo che passa e sul potere della speranza, oltre che sull’amore per l’umanità sopra ogni cosa. Le cose su Orgoscope si mettono male e quando sembra non esserci via di fuga arriva Groot sulle note di Reasons di Earth, Wind & Fire (1975), una formazione musicale statunitense di fine anni 60. Lo stesso pezzo suona quando Peter Quill sabota le tute Orgo-Sentinelle, permettendo alla squadra di scappare.

I Guardiani sono maturati e con loro anche il mixtape del Vol. 3

Guardiani della Galassia Vol. 3 - Cinematographe

È tempo di affrontare il villain di Guardiani della Galassia Vol.3, l’Alto Evoluzionario. Il momento è topico, in ballo c’è la vita di Rocket e Gunn sceglie di accompagnare la scena con note di Do You Realize?? di The Flaming Lips (2002). Non una scelta casuale, infatti la canzone dice “Ti rendi conto che la felicità ti farà piangere? Ti rendi conto che tutti quelli che conosci un giorno moriranno?”, queste parole descrivono bene lo stato d’animo di Rocket e il suo passato fatto di enorme dolore, ma anche quello dei suoi amici che portano addosso un’enorme responsabilità: salvare il loro grande amico. L’incontro con l’Alto Evoluzionario avviene sulla Contro-Terra e mentre i Guardiani ci arrivano partono le note di We Care a Lot di Faith No More (1985). A seguire il pezzo più recente del mixtape, Koine no Carnival (From Minute Waltz) di Ehamic (2018) che suona all’autoradio mentre Peter, Nebula e Groot guidano verso la base operativa dell’Alto Evoluzionario sulla Contro-Terra.

Racconti di looser e inni alla speranza: l’awsome mix vol.3 emoziona

Guardiani della galassia Vol.3 Cinematographe.it

Mentre i Guardiani sono sulla Contro Terra, Rocket è sull’astronave a malapena cosciente. Insieme a lui c’è l’altra versione di Gamora che lo protegge. In sottofondo si sente la canzone I’m Always Chasing Rainbows di Alice Cooper (1976), lasciata in riproduzione dagli amici nella speranza che Rocket possa ascoltarne le note e le parole del brano che raccontano di speranza. Presto però l’astronave viene attaccata e mentre Gamora cerca di mettere in salvo il piccolo amico pilotando l’astronave suonano le note di San Francisco dei Mowgli’s (2012). Una scena rocambolesca in cui Groot e Star Lord quasi vengono investiti. Non basta però, l’Alto Evoluzionario è un osso duro perciò i Guardiani chiedono supporto al popolo di Knowhere, per questo chiamano Karglin che sta giocando a poker. In questa scena sentiamo il brano Poor Girl di X (1983). This Is the Day dei The The (1983) accompagna invece il momento in cui i Guardiani viaggiano per salvare Nebula, Drax e Mantis bloccati sull’astronave dall’Alto Evoluzionario, e anche quando Kraglin pilota Knowhere attraverso il punto di salto.

Guardiani della galassia Volume 3: la colonna sonora non sbaglia un colpo

Guardiani della Galassia Vol.3 Cinematographe.it

L’ultimo blocco del film regala No Sleep Till Brooklyn dei Beastie Boys (1986) che dà la carica giusta ai Guardiani in procinto di combattere l’Alto Evoluzionario e le sue creazioni in un’epica battaglia. Successivamente si sente il brano Dog Days Are Over di Florence + the Machine (2008) in un momento toccante, quando una volta battuto l’Alto Evoluzionario i Guardiani della Galassia possono concedersi tutti un ballo, l’ultimo, tutti insieme. I titoli di coda del film sono accompagnati da I Will Dare di The Replacements (1984) prima delle scene post-credit. A seguire Come and Get Your Love di Redbone (1974) quando il nuovo team dei Guardiani si prepara per una missione. A chiudere questa meravigliosa playlist un grande classico di Bruce Springsteen, Badlands (1978).

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