Chi è Lorenzo Terenzi? Tutto ciò che sappiamo sull’attore e regista che sposerà Michela Murgia
Attore e regista classe 1988, Lorenzo Terenzi ha lavorato insieme a grandi nomi del cinema italiano.
In una struggente intervista rilasciata al Corriere della Sera, la nota scrittrice Michela Murgia ha rivelato di avere un male incurabile. Un carcinoma renale ormai in stato avanzato (quarto stadio), che le consentirà di vivere ancora per poco. In questo viaggio verso la fermata finale del viaggio, convolerà a nozze con il fiorentino Lorenzo Terenzi, classe 1988.
Con 10 posti letto avrà tutte le persone care nella stessa casa, così da rimanere circondata dagli affetti fino alla fine. Al quotidiano di via Solferino ha aggiunto che avrebbe scambiato la promessa con un uomo o una donna, senza nessuna differenza. I titoli le stanno stretti: etichette come compagno, figlio o amico crede abbiano poco significato. Attraverso le nozze avrà però qualcuno legalmente in grado di prendere le decisioni quando verrà il momento opportuno. Assumersi la responsabilità permetterà a Lorenzo di far valere le volontà di Michela, da qui la cerimonia.
Lorenzo Terenzi: che è il promesso sposo di Michela Murgia
Il nome di Lorenzo Terenzi non è nuovo nel mondo dello spettacolo, anzi. Dopo essersi diplomato presso il Teatro Stabile di Genova, ha avuto l’opportunità di lavorare sia in teatro sia al cinema. Sul palcoscenico ha portato varie opere in qualità di attore, prevalentemente classici, dando, peraltro, prova di saper assumere il comando in regia.
Tra le opere facenti parte del suo repertorio, si contano quelle di Pirandello, Dostoevskij, Pirandello, Wilde, Brecht e Machiavelli. Inoltre, nel 2017 ha ricoperto la funzione di assistente di Veronica Cruciani nella rappresentazione di Quasi Grazia di Marcello Fois, dove Murgia impersonava la scrittrice premio Nobel Grazia Deledda.
In merito, invece, alle produzioni sul grande schermo, Terenzi ha preso parte anche a Il colore nascosto delle cose (2016) di Silvio Soldini e Mi fannomale i capelli (2022) di Roberta Torre, affiancando artisti di primissima fascia quali Alba Rohrwacher e Filippo Timi.