The First Slam Dunk: recensione del film d’esordio di Takehiko Inoue

Anime factory presenta al cinema dall'11 al 17 maggio 2023 il film basato sul manga di takehiko Inoue.

The first slam dunk, è il film d’animazione diretto da Takehiko Inoue; presentato lo scorso dicembre in Giappone, ha riscosso grande successo da parte della critica tanto da eleggerlo tra i film animati meglio eseguiti degli ultimi anni. Un cartonato che in Italia sarà disponibile,, in versione doppiata, per una sola settimana a partire dall’11 maggio 2023, preceduto, per gli amanti del genere, da una versione in lingua originale. Una pellicola che ripercorre il racconto manga scritto dallo stesso regista, che esordisce sul grande schermo con una visione pensata e destinata in prima assoluta anche per l’occidente.

Un nuovo equilibrio tra la fine di un amore e l’inizio di uno nuovo

The first slam dunk;
Cinematographe.it

The first slam dunk, è l’amore per lo sport. Al centro della scena c’è il rapporto tra un ragazzo Ryota Myagi e il basket. Un amore trasmesso da parte del fratello, scomparso tragicamente in un incidente quando il protagonista era ancora molto piccolo. La sua squadra è Shohoku, che, nonostante appartenga ad un qualsiasi liceo, è riuscita a posizionarsi nelle classifiche del torneo nazionale, questo consentirà ai ragazzi di scontrarsi con le squadre più forti della nazione intera tra cui anche Sannoh, l’imbattibile team campione.

L’intero film sfila una storia di riscatto che risiede nella passione trasmessa ad un ragazzo, paralizzato dalla perdita del fratello maggiore, dal suo e dal dolore della madre, chiuso in se stesso senza alcuna prospettiva vivida di un futuro felice, inconsapevole che l’amore per uno sport sarebbe stata la sua salvezza. Una storia che narra l’inclusione attraverso il concetto di squadra, rimarcando la possibilità di creare un insieme con situazioni umane diversissime tra loro.

Una partita che batte al tempo di una vita dissacrante

The first slam dunk;
Cinematographe.it

Dal manga al grande schermo, si percorrono, parallelamente ai tempi di una partita, le tensioni che in campo si fanno spazio come fossero metafore di vita reale. La centralità del suono del fiato corto, della palla, delle scarpe che strisciano sul parquet registrano un’amplificazione emozionale rimbalzando su un conto rimasto in sospeso e portato a canestro dalla speranza di un ragazzo che ha ripreso a vivere ed amare.

Una telecamera che gira e volta alla velocità di un Touch-down, presentando i cinque componenti, che nel massimo della loro tensione, alternano i movimenti tecnici a flashback di un vissuto ostile fuori dai campi sportivi. Ad ognuno una caratteristica e una lode, chi riesce ad assopire e placare i dissapori, chi fa da leader, chi il più fragile e chi il più introverso. Una partita di basket che racconta le complicazioni di una realtà incompleta quanto tosta e severa.

The first slam dunk: l’esordio di un racconto manga di un sentimento umano

Il concetto di perdita che si assolutizza senza mai ridursi al concetto della sconfitta, ma valido per la conquista della vittoria. tutto questo riuscendo a dare anima ad un manga, accentuando la grammatura dell’immagine attraverso l’iperrealismo della visione stessa; confondendo la dinamica di un film con la dinamica di una realtà qualsiasi.

Moltissimi i temi che scorrono in 124 minuti: pareggiare con la scomparsa di una persona cara e convivere con la colpa della sopravvivenza. La scelta di essere rimasti senza libertà e volontà e di essere avvolti dall’incompletezza che si sta annullando nella partita per la vita.

Takehiko Inoue, scrive un’avventura infinita riuscendo a riassumerla nell’impresa di una partita di basket, elogiando l’importanza della sofferenza e della resistenza per riconquistarsi un posto nel mondo, caricando di empatia un soggetto inanimato. Un film d’animazione esemplare in una dimensione irreale ma profondamente umana.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3