Michele Placido e la figuraccia ai David di Donatello: l’attore si addormenta fino alla ricezione del premio [VIDEO]
L'Ombra di Caravaggio ha vinto due David di Donatello.
Michele Placido è un attore, regista e sceneggiatore italiano nativo di Ascoli Satriano, il 19 maggio 1946, conosciuto a livello internazionale per aver interpretato il ruolo del Commissario di Polizia Corrado Cattani nelle prime quattro stagioni de La piovra. Un personaggio dal grandissimo talento artistico che, in particolare, è stato visto per la prima volta sul grande schermo nel 1972 ne Il caso Pisciotta per poi apparire anche in La mano nera (1973), Romanzo popolare (1974), Peccati in famiglia (1975), Marcia trionfale (1976), Letti selvaggi (1979), Corleone (1978), Via Paradiso (1988), Giovanni Falcone (1993). Non ci dimentichiamo, inoltre, che l’artista ha alle spalle una carriera da regista molto prolifica.
Michele Placido ha ricordato l’importanza artistica di Marco Bellocchio
Michele Placido, nel 1990, ha diretto il suo primo film Pummarò, per poi lavorare anche a Le amiche del cuore (1992), Del perduto amore (1998), Romanzo criminale (2005), Il grande sogno (2009) e, più recentemente, L’ombra di Caravaggio (2022) che è stato premiato con due David di Donatello per la Miglior acconciatura e con il David Giovani. Come riporta il Sussidiario.net, nel momento della premiazione, avvenuta la sera del 10 maggio 2023, proprio il cineasta si è reso protagonista di una scena molto particolare: quando è stato chiamato sul palco, la star è stata immortalata confusa, appena sveglia dopo un lungo sonno e visibilmente in difficoltà.
Michele Placido, di fronte al microfono, non ha nascosto la commozione, dapprima facendo una battuta sul morbo di Parkinson che molti giornali gli hanno attribuito (ma non dando la certezza della diagnosi), per poi elogiare il maestro Bellocchio che gli ha insegnato a stare davanti alla macchina da presa e anche Fabrizio Gifuni che ha fatto un bellissimo discorso che ha onorato tutto il cinema italiano.
Leggi anche Roma FF17 – L’ombra di Caravaggio: recensione del film di Michele Placido