Anna Lou Castoldi, figlia di Asia Argento e Morgan, rivela: “Vivo con la mia ragazza e per mantenermi ho fatto persino il manovale”
Anna Lou Castoldi vuole essere totalmente indipendente, nonostante la sua famiglia molto famosa: ecco cosa ha raccontato la giovane ai microfoni di Fanpage!
Nonostante i suoi nonni e i suoi genitori siano tra i volti più conosciuti del mondo dello spettacolo italiano, Anna Lou Castoldi non vuole essere considerata una figlia d’arte. La figlia di Asia Argento e Morgan, nonché nipote del maestro dell’horror Dario Argento e di Daria Nicolodi, si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Fanpage, in cui ha svelato diversi dettagli sulla sua vita privata e sul suo futuro.
Anna Lou Castoldi si racconta: “Vivo con la mia ragazza e per mantenermi ho fatto persino il manovale”
“Ho capito di essere cresciuta in una famiglia unica. Tutte lo sono a loro modo, solo che la mia è un po’ più conosciuta e molti si aspettano che abbia uno stile di vita diverso dai miei coetanei, ma non è così“, ha esordito Anna Lou Castoldi. “Ho sempre tenuto molto alla privacy. Se esco con i miei genitori ci riconoscono, quando sono da sola è molto raro. E quindi ho potuto vivere finora più o meno come tutti gli altri“. E a proposito di normalità, la giovane ha svelato di essere felicemente fidanzata e di darsi molto da fare pur di mantenersi da sola: “Vivo con la mia ragazza Dora e ci manteniamo da sole in un piccolo borgo. Sto facendo molti lavori in questo periodo, anche perché con l’arte non riesco ancora a camparci. Quindi cerco di darmi da fare. Sono bilingue e svolgo ripetizioni di inglese per dei ragazzi, consegno le pizze, ma ho lavorato come cameriera, ho fatto persino il manovale, ho dipinto case e fatto traslochi. Un po’ di tutto. Abitiamo insieme, abbiamo tanti progetti ed è una storia seria“.
Sul suo futuro, Anna Lou Castoldi non si è voluta tanto sbilanciare, non escludendo neanche la possibilità di seguire le orme di suo nonno Dario: “Molte cose possono essere la mia strada in questo momento. Sono aperta allo sviluppo di me stessa rispetto al mondo in tutte le forme d’espressione. È difficile dare una struttura, per ora, a questo mio bisogno di esprimermi e cerco di farlo in ogni ambito. Forse di riflesso, o per mia indole, c’è qualcosa che nel cinema italiano di oggi mi blocca. Ho quasi l’ansia a buttarmici. Per quanto il cinema sia una mia passione, quasi quasi preferirei stare dietro alla macchina da presa più che davanti. Mi piace scrivere sceneggiature, pensare alla direzione dei film o della fotografia. Essere un soggetto, cioè un’attrice, non mi dispiace ma se è solo una delle parti del progetto complessivo a cui partecipare. Preferirei essere più parte integrante della creazione di una rappresentazione. Se qualcuno pensa che possa essere utile parteciperei volentieri, perché i mezzi penso di averli visto che sono cresciuta nell’ambiente“.