Francesco Nuti: i 5 film migliori di un artista indimenticabile
Quali sono i cinque migliori film di Francesco Nuti, l'attore scomparso a 68 anni dopo una lunga malattia? Scopriamoli insieme!
Il cinema italiano piange Francesco Nuti. L’attore, cabarettista e comico toscano è morto il 12 giugno a Roma all’età di 68 anni dopo una lunga malattia. Ironico, divertente, simpatico e con uno sguardo sornione che non riusciremo mai a dimenticare, nel corso della sua carriera ci ha regalato film indimenticabili che ancora oggi ci fanno ridere e commuovere. Quali sono i migliori cinque?
1. Tutta colpa del paradiso tra i migliori film di Francesco Nuti
Scritto insieme a Vincenzo Cerami e Giovanni Veronesi, Tutta colpa del paradiso è stato il secondo film da regista di Francesco Nuti, dopo Casablanca, Casablanca. La trama ruota attorno al personaggio di Romeo Casamonica, un giovane di circa 30 anni che, dopo aver trascorso cinque anni in carcere per rapina a mano armata, torna in libertà. Ad aspettarlo non c’è nessuno: la moglie lo ha abbandonato, il figlio è adottato da una nuova famiglia. Romeo scopre dove abitano i nuovi genitori di suo figlio: in una baita a Gressoney, in Val d’Aosta. Senza far sapere chi è, inizia a frequentarli: lui è un ricercatore che studia il comportamento dello stambecco bianco, lei è bella e disponibile, il bambino è affettuoso. Ma un assistente sociale svela la vera identità di Romeo che decide di partire da solo per non turbare quell’equilibrio familiare.
2. Madonna che silenzio c’è stasera
Diretto da Maurizio Ponzi e scritto da Francesco Nuti insieme a Elvio Porta, Madonna che silenzio c’è stasera è stato il primo film in cui l’attore ha recitato senza i colleghi del trio I Giancattivi (Alessandro Benvenuti e Athina Cenci). Francesco, single, disoccupato e oppresso da una madre possessiva, vive nel grigiore quotidiano, traumatizzato fin dal momento della sveglia che non vuol smettere di suonare, dall’incontro con sua madre che, nonostante abiti sullo stesso pianerottolo, lo prega di “tornare a casa”, dall’incontro con una serie di personaggi stravaganti e surreali che incontra mentre percorre le vie di Prato in cerca di lavoro. L’ambientazione nella provincia toscana, famosa per l’industria tessile, è caratterizzata dalla presenza del telaio, il mostro dell’industria manifatturiera che ha reso ricca la città ma che è responsabile delle tante amputazioni delle dita degli operai. Francesco prosegue la sua avventura tutto il giorno e alla sera si ritrova ancora senza lavoro. Unica nota positiva la speranza di riconquistare Maria, la donna che lo aveva da poco abbandonato, e che sul finire della giornata lo cerca per telefono.
3. Io, Chiara e lo Scuro
Presentato nella sezione Un Certain Regard del 36º Festival di Cannes, Io, Chiara e lo Scuro è una vaga parodia de Lo spaccone, film del 1961 diretto da Robert Rossen. Nel film, Francesco Nuti interpreta Francesco Piccioli, detto “il Toscano”, un impiegato d’albergo virtuoso del biliardo all’italiana. Dopo aver battuto una volta lo Scuro, campione nazionale, si lascia coinvolgere in una serie di sfide a soldi e accumula debiti su debiti. Grazie a un propizio scambio di custodie, conosce Chiara, suonatrice di sassofono che abita nel suo stesso palazzo, e i due si innamorano. Ed è proprio Chiara, impegnando il suo strumento musicale al banco dei pegni, che gli permette di iscriversi ai campionati nazionali.
4. Caruso Pascoski (di padre polacco)
Caruso Pascoski (di padre polacco) è stato il quarto film da regista di Francesco Nuti. Caruso Pascoski, giovane psicanalista, comincia a dare i numeri quando la moglie Giulia lo abbandona per mettersi con un suo paziente di lunga data, omosessuale latente. Caruso decide di diventare l’amante della moglie. Il nuovo compagno di Giulia viene convinto dall’analista a vivere serenamente la propria diversità, ma comincia a rivolgere le sue attenzioni proprio verso Caruso…
5. Willy Signori e vengo da lontano
Willy Signori, reporter di cronaca nera, trascorre le proprie giornate incontrandosi con la fidanzata e prendendosi cura del fratello, costretto a vivere su una sedia a rotelle. Una sera l’uomo ha un incidente stradale e l’altra persona rimasta coinvolta nello scontro, ubriaca, perde la vita. Willy viene accusato dalla compagna della vittima, incinta, di averlo ucciso e lui, sentendosi colpevole, cerca di aiutarla. Le attenzioni che comincia a rivolgere verso la ragazza rischiano però di provocare non pochi problemi nella sua sfera privata, con tutte le conseguenze del caso.