Arnold Schwarzenegger e quella scoperta che fece piangere sua madre: “avevo poster di uomini appesi in camera”

Ci volle il medico di famiglia per rassicurarla.

“Non preoccuparti. Non è gay”. Furono più o meno queste le parole del medico di Arnold Schwarzenegger alla madre, quando, in piena adolescenza, aveva tappezzato camera propria con poster ritraenti pugili, lottatori e campioni di bodybuilding. La parete ne era piena e ogni volta il genitore che passava di lì la donna non riusciva a sorvolare. Siccome tutti gli amici appendevano foto di ragazze, si chiedeva dove avesse sbagliato. Lo ha raccontato il mito del cinema e del bodybuilding durante l’incontro “An Evening With Schwarzenegger”, organizzato al teatro David Geffen dell’Academy Museum of Motion Picture a Los Angeles, California.

Arnold Schwarzenegger: la passione per il culturismo preoccupò i genitori

Arnold Schwarzenegger fece piangere la madre perché teneva poster di uomini in camera - Cinematographe.it

Ogni giorno la mamma scoppiava a piangere davanti al muro, finché non ha chiamato il medico di famiglia. Che ha provveduto a rassicurarla, sottolineando come non ci fosse nulla di sbagliato. E, anzi, era normale per i ragazzi della sua età: idolatrano gli uomini forti, senza andare a riguardare la sessualità.

Al suo pubblico Arnold Schwarzenegger ha rivelato, inoltre, il primo approccio al culturismo. Su di lui hanno avuto un forte ascendente l’Ercole cinematografico Steve Reeves e il bodybuilder britannico Reg Park. Quando li vide ne rimase folgorato e allora cominciò a seguirne in maniera scrupolosa ogni piccola abitudine. Li venerava e desiderava essere identico a loro loro.

Arnold Schwarzenegger fece piangere la madre perché teneva poster di uomini in camera - Cinematographe.it

Non gli importava quali sacrifici dovesse sostenere, dall’alimentazione al regime di allenamento: Arnold Schwarzenegger li studiava con profonda ammirazione, promettendosi che un giorno avrebbe raggiunti lo stesso livello. I genitori faticavano ad accettarlo, convinti che si sottoponesse a un carico di lavoro eccessivo e ne avrebbe pagate le conseguenze. Ma lui tirò dritto, convinto di aver trovato la sua strada. Ebbe l’ultima parola, sicché a soli 20 anni conquistò il titolo di Mister Universo, un record di precocità mai battuto da nessuno fino a oggi.

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