Barbie – Il film vietato in Vietnam per ragioni geopolitiche: tutta colpa di una specifica scena
Per lo stesso motivo altri due film erano finiti nella "black-list".
Fra nemmeno tre settimane al cinema sarà tempo di Barbie, il nuovo film di Greta Gerwig con Margot Robbie a interpretare l’iconica bambola e Ryan Gosling a vestire i panni di Ken. In Italia arriverà il 20 luglio, mentre in altri Paesi approderà il giorno seguente. Tuttavia, non vedrà la luce in Vietnam. Ovviamente, è tutto fuorché una dimenticanza oppure un atto di snobismo. Accompagnata da una fitta campagna pubblicitaria, la pellicola sembra avere ogni requisito per sbancare i box office. Lo Stato asiatico ha, tuttavia, ritenuto opportuno porre un veto, a causa di questioni geopolitiche.
Barbie: messa al bando la proiezione del Vietnam
Il direttore generale del dipartimento del cinema locale per il Ministero della cultura, dello sport e del turismo ha spiegato che il provvedimento è stato assunto dal Comitato di Valutazione dei Film. L’elemento della controversia riguarda una scena di Barbie, dove appare la “linea dei nove tratti”, con cui la Cina reclama come suoi alcuni territori (rappresentanti il 90 per cento), nel Mar Cinese Meridionale, dove, peraltro, ha costruito delle basi militari. Dal canto suo, il Vietnam lo chiama “Mare orientale”, accusando Pechino di violarne la sovranità. Quest’area del Pianeta, collegante l’Asia-Pacifico con l’Europa, conterrebbe dei grossi giacimenti di idrocarburi nei fondali marini.
Prima di Barbie già altre opere cinematografiche erano andate incontro allo stesso trattamento: Il piccolo Yeti nel 2019 e Uncharted nel 2022. Inoltre, la serie TV Madam Secretary dovette togliere qualsiasi riferimento alla “linea dei nove tratti”.
Il pubblico vietnamita che già si pregustava la proiezione di Barbie dovrà, insomma, riporre questo piccolo sogno nel cassetto. Non è dato sapere se la produzione alla fine deciderà di apportare dei correttivi, pur di superare il divieto posto dalle autorità nazionali.