Madonna e il farmaco che l’ha letteralmente portata in vita: cos’è il Narcan?
Il medicinale sarebbe stato decisivo nei minuti successivi allo shock settico.
Madonna avrebbe seriamente rischiato di perdere la vita lo scorso 24 giugno quando, nella sua casa dell’Upper East Side, a Manhattan, è stata vittima di uno shock settico. Le complicazioni di salute della pop star e attrice di fama mondiale hanno obbligato pure la cancellazione delle prime date del tour in partenza. Attualmente si trova nella sua abitazione, come racconta Rosie O’Donnell sui social. La storica amica ha pubblicato sui social uno scatto tratto dal set di Ragazze vincenti, film del 1992 alla quale entrambe hanno preso parte. In risposta ai fan, ha spiegato che ora sta bene. Si sta riprendendo ed è molto forte in generale, ha aggiunto, senza scendere nei particolari.
Un farmaco avrebbe riportato letteralmente Madonna in vita: l’indiscrezione bomba di Radar Online sulla cantante, vittima di uno shock settico
Una “fonte anonima” ha intanto raccontato un retroscena circa Madonna e il recupero miracoloso. Stando alla testimonianza, sarebbe stata provvidenzialmente salvata dal Narcan, un tipo di farmaco presente nei kit di pronto soccorso dei VIP. Il suo scopo è di aumentare la pressione sanguigna, utile nella gestione dello shock settico, una condizione parecchio pericolosa, potenzialmente anche in grado di costare la vita alla persona che ne è colpita.
Il medicinale, a base di naxolone cloridrato, viene considerato l’antidoto per eccellenza alle sostanze stupefacenti, sia naturali sia sintetiche. Agisce in appena due minuti e, pertanto, viene iniettato nelle situazioni di estrema d’emergenza. Derivante dall’ossimorfone, viene impiegato pure per alleviare il dolore a seguito di interventi chirurgici, nel delicato processo di disintossicazione dai narcotici e pure dallo shock settico, quanto sarebbe, per l’appunto, accaduto a Madonna. La redazione di Radar Online ha provato a mettersi in contatto con i portavoce dell’artista, che hanno, però, preferito non rilasciare commenti.