Andrea Evans è morta: addio all’attrice di Una vita da vivere e Beautiful

Andrea Evans è morta a 66 anni a causa di un tumore.

Andrea Evans, popolare attrice di fiction e soap opera due volte nominata agli Emmy, è morta a 66 anni a causa del cancro. Era diventata famosa negli anni ’70 e ’80 grazie al ruolo dell’adolescente combina guai Tina Lord nella soap della ABC Una vita da vivere.

Dopo il suo ruolo da protagonista in Una vita da vivere ha interpretato Patty Williams in Febbre d’amore della CBS, Tawny Moore in Beautiful della CBS, Rebecca Hotchkiss in Passions della NBC e Patty Walker in The Bay di Prime Video.

Nata ad Aurora, in Illinois, Andrea Evans ha partecipato a svariati concorsi di bellezza e recitato in teatro, prima di fare da comparsa nel cult horror di Brian De Palma del 1978 Fury. Quell’anno è apparsa anche nella miniserie The Awakening Land e ben presto ha attirato l’attenzione della leggendaria direttrice di casting delle soap opera Mary Jo Slater, che l’ha scelta per l’ambito ruolo di Tina Lord per Una vita da vivere.

Robin Strasser, co-protagonista di Evans nella soap, ha ricordato l’attrice come “una donna super intelligente e calorosa. Sapevi che lavorare con lei equivaleva a lavorare con un fuoriclasse. Ho ammirato la sua audacia. Odio la malattia che ce l’ha portata via.”

Evans è rimasta nel cast di Una vita da vivere fino al 1981, preferendo il ruolo di Patty Williams in Febbre d’amore, ruolo interpretato dal 1983 al 1984. È tornata in Una vita da vivere nel 1985, ed è stata nominata per un Emmy nel 1988. Due anni dopo la sua nomination ha bruscamente abbandonato lo show ed è rimasta lontana dai riflettori per quasi 10 anni, rivelando solo in seguito la causa: era stata vittima di uno stalker.

In un’intervista alla rivista People del 2008 ha affermato di aver abbandonato la sua carriera e New York City quando le azioni dello stalker sono diventate sempre più violente. Ha rivelato che nel 1987 è stata avvicinata dallo stalker nell’atrio dello studio di Manhattan dove veniva girato Una vita da vivere e che l’uomo si era tagliato i polsi sui gradini dello studio. Portato in un ospedale psichiatrico, l’uomo ha elencato l’attrice come suo “parente più prossimo” e ha iniziato a inviarle minacce di morte scritte con il sangue.

Pochi anni dopo l’incidente l’uomo è stato arrestato fuori dall’ufficio del Segretario di Stato a Washington, con in mano una mannaia e una foto di Evans. “La paura”, ha detto l’attrice, “mi ha cambiata per sempre”. Alla fine ha iniziato ad accettare nuovi ruoli, ma è sempre rimasta terrorizzata all’idea di partecipare a eventi pubblici.

È tornata sul set di Una vita da vivere – e al suo ruolo più famoso – nel 2008 e di nuovo nel 2011, dicendo: “È ora di dare al pubblico ciò che vuole. Ed è tempo per me di superare il motivo per cui me ne sono andata”. Ha ricevuto la sua seconda nomination ai Daytime Emmy nel 2015 per la sua interpretazione nella serie web DeVanity.

Fonte: Deadline