How do you live: prime reazioni dal Giappone all’ultimo film di Miyazaki lo definiscono “sbalorditivo”
L'atteso film d'animazione dello Studio Ghibli è stato rilasciato in Giappone senza alcuna informazione, lasciando gli spettatori a dover scoprire il film al buio.
How Do You Live, il nuovo progetto dello Studio Ghibli e l’ultimo lavoro del maestro Hayao Miyazaki, è finalmente giunto nelle sale cinematografiche giapponesi dopo una totale segretezza sul film.
Come era stato annunciato in precedenza lo studio di distribuzione giapponese ha deciso di prendere una decisione senza precedenti: zero marketing e zero informazioni sul film. E non si tratta di qualche semplice spoiler, ma informazioni di ogni genere: no trailer, no immagini, no trama, no descrizione, no doppiatori del film. Zero assoluto, in modo da “invitare gli spettatori a vedere il film senza preconcetti“, il produttore del film d’animazione ha detto: “In fondo in fondo, penso che sia ciò che i cinefili veramente desiderano.”
Se volete andare anche a voi alla cieca a vedere il film d’animazione, non leggete quanto segue.
How do you live non ha ancora una data di uscita italiana
Miyazaki, una delle menti più attive e talentuose nel campo dell’animazione mondiale che nel 1985 ha fondato la sua compagnia, che ha lanciato capolavori assoluti del genere come Il mio vicino Totoro (1988), La città incantata (2001), Il castello errante di Howl (2004). Adesso arriva la sua ultima opera!
How Do You Live è ispirato al libro giapponese per bambini How do You Live?, una storia filosofica scritto da Genzaburo Yoshino, tra i preferiti del maestro.
Secondo quanto riporta il magazine americano The Hollywood Reporter, il film è arrivato nelle sale giapponesi proprio ieri lasciando i cinefili giapponesi molto sopresi, in una combinazione di “smarrimento” e “grande apprezzamento.” Kyodo, sito di informazione giapponese era nei cinema della capitale, e ha riportato alcune informazioni delle reazioni del pubblico. La pellicola, che dura 124 minuti, è stata descritta come una culminazione del lavoro di Miyazaki, una persona ha detto: “non riesco a capirlo guardandolo solo una volta, sento di voler vederlo immediatamente, ancora una volta.”
Le prime recensioni lo definiscono anche visivamente spettacolare, ma più cupo ed enigmatico rispetto agli altri film del maestro. Nella recensione mista, ma comunque positiva dell’outlet Anime News Network, il film è descritto come “veramente sbalorditivo“, e dove “ogni inquadratura sembra un’opera d’arte diversa – una che diventa più maestosa se messi insieme per creare un unico insieme“, ha scritto il recensore. “È un film che potresti vedere cento volte e ancora scopriresti nuove cose sullo sfondo in qualsiasi scena. […] È un tour de force d’animazione che non avete visto da nessuna parte negli ultimi decenni.“
Eiga Channel ha scritto: “Non è un’esagerazione dire che questo è uno dei migliori film di Ghibli in termini di animazione e storia.” Il sito ha poi aggiunto: “Dall’altro lato, quelli che non sono fan di Ghibli saranno confusi dall’andamento delle scene e dallo sviluppo narrativo” e anche “Ghibli, che ha prodotti mondi fantasiosi che sono facilmente comprensibili dai bambini, ha finalmente rilasciato un lavoro che richiede tempo e considerazione per essere capito, quindi è naturale che si saranno reazioni di confusione. E ci saranno spettatori che saranno sopraffatti dalla bellezza dell’animazione.”
Il magazine giapponese Cinemas+ ha descritto il film come culminazione del lavoro di Miyazaki, che prende spunto da temi e personaggi dai film precedenti, in una storia però più cupa, più difficile da capire e più personale per il regista. “Per capire l’ambientazione e la storia in modo profondo, bisogna vederlo e pensare anche alle scene precedenti, analizzando Hayao Miyazaki come persona.“
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