Strange Planet. Uno strano mondo: recensione della serie Apple Tv+
Nathan W. Pyle Strange Planet. Uno strano mondo è senza dubbio un'operazione vincente!
Per chi già conosce le creazioni di Nathan W. Pyle Strange Planet. Uno strano mondo sarà una conferma delle sue doti (già note) di rileggere il mondo in cui viviamo con occhi nuovi, adottando una prospettiva che, grazie a una semplificazione estrema di ciò che vediamo, riesce a rimettere il mondo in ordine e a spiegarlo a chiunque…persino a degli alieni. Dai drammi adolescenziali ai problemi sul luogo di lavoro, da una band in crisi creativa fino al mondo dei gatti, un gruppo di alieni attraversa la quotidianità umana rivedendone esigenze e priorità, finendo spesso e in maniera inesorabile a compiere gli stessi errori, solo chiamandoli in maniera diversa. 10 episodi da circa 25 minuti ciascuno formano la prima stagione di Strange Planet. Uno strano mondo, disponibile su Apple TV+ a partire dall’8 agosto 2023, ulteriore conferma di un fenomeno social che si chiama Nathan W. Pyle, capace di conquistare anche il mondo editoriale del New York Times e – adesso, delle piattaforme streaming.
L’immaginario creato dal fumettista dai colori pastello permetterebbe di creare infinite situazioni e narrazioni anche a livello seriale, ma al momento future stagioni non sono state confermate. Unica pecca della serie prodotta da Apple TV+, che potrebbe amplificarsi con l’aggiunta di nuovi episodi, è che un’eccessiva verbosità delle immagini rischia di disinnescare la forza di Strange Planet.
Uno dei maggiori fattori di successo del fumetto è infatti l’umorismo con cui la nostra realtà, dagli oggetti alle abitudini e i concetti astratti, vengono riletti in pochissime parole (a tal proposito è esemplare l’apertura del primo episodio, con la breve introduzione al volo per i passeggeri a bordo velivolo); in questo senso, quindi, riempire le semplici immagini con tantissime parole porta a un risultato potenzialmente inverso rispetto ai fumetti originali, oltre ad annacquare l’immediatezza di lettura delle immagini. Al di là di questi rischi (insiti di fatto nella natura stessa del cambio di medium utilizzato) Strange Planet. Uno strano mondo conferma quanto già conosciuto ai suoi fan, avendo cura di non far mancare gli elementi più vincenti delle creazioni di Nathan W. Pyle, in gran parte riconducibili appunto a una estrema semplificazione e facilità di lettura, che mette in luce storture e contraddizioni della vita comune quotidiana. Soprattutto nella sfera relazionale, il suo creatore dà il meglio di sé, sia per quanto riguarda i rapporti umani sia quelli tra uomo e animali, dai quali emergono tutte le dinamiche che regolano un mondo quasi totalmente basato su convenzioni quanto meno discutibili.
Strange Planet. Uno strano mondo: valutazione e conclusione
Tutto il comparto operativo lavora insieme in Strange Planet. Uno strano mondo per dare risalto alla sagacità della sceneggiatura, di un testo scritto per colpire nel segno e che, spesso e volentieri, ci riesce, anche se un totale di quasi cinque ore di serie animata diventa un contenitore quasi troppo ricco di parole, metafore e citazioni. Questo è un aspetto che probabilmente colpisce i fan già appassionati alle strisce di Nathan W. Pyle, mentre i nuovi spettatori dovranno fare i conti con una grande quantità di immagini evocate in un brevissimo lasso temporale. In fin dei conti, in ogni caso, si può certamente parlare di un’operazione vincente, che adatta in maniera organica e coerente una creazione già di successo come è appunto il mondo dei piccoli protagonisti dalle tinte pastello.