10 finali alternativi, che avrebbero reso i film migliori
Ecco alcuni lungometraggi che forse sarebbero migliorati con una conclusione diversa.
La cinematografia spesso, per rendere ancora più evidenti i suoi temi fondanti così come alcune riflessioni, si ancora totalmente ai finali per esplicare ancora di più il proprio messaggio. Tuttavia alcune volte le conclusioni delle pellicole non sono particolarmente amate dagli spettatori perché non all’altezza del pubblico di riferimento o magari non riescono nell’intento di creare un momento particolarmente significativo o esaltante dell’opera stessa. Ecco perché lavorare molto bene sui finali è necessario non solo per entrare in connessione con gli spettatori ma anche per tirare le somme dei film in maniera accurata e precisa.
Su Reddit, molto spesso, si intavolano discussioni tra gli spettatori per capire realmente se alcuni finali di lungometraggi sono stati percepiti dal pubblico in modo negativo o, invece potevano avere il potenziale per essere migliori e quindi suggerire un’alternativa possibile. Di seguito troviamo 10 di queste interpretazioni alternative che riguardano alcuni film molto famosi che Hollywood ci ha regalato nel corso del tempo. Un’occasione per riflettere su come le cose possono effettivamente essere diverse e giocare un po’ su alcuni scenari alternativi.
10. Interstellar (2014) poteva avere un finale diverso
Interstellar è un famoso film diretto da Christopher Nolan (Dunkirk, Tenet) che vede la sceneggiatura in particolare dello stesso autore in compagnia di suo fratello Jonathan. In un futuro distopico, l’astronauta Cooper (Matthew McConaughey) si unisce ad un gruppo di astronauti per cercare un nuovo pianeta abitabile per l’umanità. Per quanto la conclusione sia molto efficace ed intensa, secondo alcuni si poteva evitare di inserire elementi classici come l’amore o anche dei riferimenti soprannaturali come il diventare un fantasma nel presente parlando dal futuro.
9. Io sono leggenda (2007)
Io sono leggenda è un lungometraggio di Francis Lawrence (Constantine, Hunger Games) che trae ispirazione in particolare dall’omonimo del 1954 dello scrittore americano Richard Matheson. Il progetto vede come protagonista Will Smith nei panni del Dr. Robert Neville, che cerca una cura per un virus mortale che ha sterminato l’umanità. In realtà, due erano i possibili finali, in uno lo scienziato sopravvive trovando effettivamente la soluzione, in quello più classico e più efficace, il protagonista si sacrifica, massima espressione della storia.
8. The Mist (2007) doveva avere forse un finale più ambiguo
The Mist è una pellicola che trae ispirazione in particolare dall’omonimo romanzo di Stephen King, romanzo breve contenuto nella raccolta Scheletri del 1980. La realizzazione ruota intorno ad una bizzarra tempesta che libera una serie di creature soprannaturali che uccidono senza pietà. Intanto un gruppo di cittadini si chiude in un supermercato e si organizza per sopravvivere. La conclusione del film è decisamente poco ardita e molto classica e forse avrebbe richiesto un finale più ambiguo dove non si capiva se i sopravvissuti erano vivi o morti.
7. Snowpiercer (2013)
Snowpiercer, grande classico del regista sudcoreano Bong Joon-ho (Parasite, Madre), è ambientato nel 2031 dove un esperimento per affrontare il riscaldamento globale ha portato ad un problema ambientale molto serio, causando l’estinzione di tutte le forme di vita ad eccezione delle persone che si sono rifugiate su un treno dove tutti sono stati divisi per ceto sociale. Alcuni suggeriscono che forse il protagonista avrebbe potuto trovare una versione alternativa di sé stesso o magari scoprire che tutto il treno non ha un conducente e che è tutto automatizzato.
6. Una donna promettente (2020)
Una donna promettente è un dramma poliziesco creato da Emerald Fennell (The Danish Girl, Saltburn) che vede protagonista Carey Mulligan nei panni di Cassandra, una donna fortemente traumatizzata da un evento del passato che quindi decide di vendicarsi nel presente a modo suo. Per molti la conclusione è particolarmente deludente nel messaggio che lascia, mostrando per l’appunto la protagonista che si toglie la vita, in qualche modo cancellando gran parte del significato e delle tematiche che vediamo applicate all’interno del progetto.
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5. Giustizia privata (2009) sorprende, in negativo, per il suo finale
Giustizia privata (in lingua originale, Law Abiding Citizen) è un lungometraggio diretto da F. Gary Gray (Men in Black: International, Il negoziatore) che vede come protagonista Gerard Butler, che semina la vendetta quando uno degli omicidi dietro l’uccisione della sua famiglia viene messo in libertà. La conclusione del progetto, purtroppo, non è stata largamente apprezzata con alcuni che suggeriscono addirittura di eliminare l’intero terzo atto della pellicola.
4. Glass (2019)
Glass è una realizzazione molto particolare perché è il terzo capitolo di una trilogia, interamente costruita dal regista indiana M. Night Shyamalan (Il sesto senso, Bussano alla porta) iniziata con Unbreakable – Il predestinato (2000) e continuata con Split (2016). Un’epopea di supereroi che purtroppo si conclude in un modo forse troppo fuori fuoco per alcuni spettatori che non hanno affatto apprezzato che gli eroi non sopravvivono e che non viene dato molto valore al personaggio incarnato da Bruce Willis.
3. Titanic (1997)
Titanic è uno dei film più famosi della storia del cinema: il lungometraggio, diretto da James Cameron (Terminator, Avatar) racconta la tragedia navale del Titanic, tra finzione e realtà, raccontando la storia d’amore tra Rose (Kate Winslet) e Jack (Leonardo DiCaprio). Nonostante la conclusione sia tragica il giusto ed epica, a molti ancora non va giù il fatto che solo uno dei due amanti non riesce a sopravvivere, mentre l’altro è destinato a vivere con il tragico ricordo del suo amore, perduto sul fondo dell’oceano.
2. Salvate il soldato Ryan (1998)
Salvate il soldato Ryan è un grandissimo film di guerra firmato da Steven Spielberg (Jurassic Park, Lo squalo) che descrive in particolare la conseguenze dello Sbarco in Normandia, vedendo come protagonisti dei soldati americani che si avventurano nel territorio nemico per salvare un paracadutista. Purtroppo il finale non ha pienamente soddisfatto tutti, con alcuni che hanno tentato di riscriverlo suggerendo la morte di Ryan nel film, così da sconvolgere lo spettatore.
1. Lincoln (2012)
Torniamo ad un altro film di Steven Spielberg ovvero Lincoln, totalmente dedicato, ovviamente, alla vita del famoso Presidente degli Stati Uniti D’America Abraham Lincoln, dal 1861 al 1965. Secondo alcuni, il finale della realizzazione va troppo oltre la storia del personaggio storico (interpretato tra l’altro da Daniel Day-Lewis) e forse sarebbe stato meglio fermarsi alla sola morte di Lincoln o addirittura fermarsi prima, nel momento in cui il Capo di Stato si è recato a teatro.
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