Le 5 domande a cui la 3ª stagione di Ragnarok potrebbe rispondere
La nuova stagione della serie dedicata alla mitologia norrena uscirà domani, 24 agosto
La realtà ha ormai incontrato il divino, le relazioni sono già sgualcite, disgregate, ricostruite; con la 3ª stagione di Ragnarok ormai alle porte, non stiamo più nella pelle: a più di 2 anni di distanza dall’uscita della seconda parte, la serie TV danese-norvegese ideata da Adam Price, prodotta da SAM Productions e distribuita da Netflix è vicinissima a tornare e riprendere da dove aveva lasciato, da una stagione numero 2 ricca di sconvolgimenti e con un finale dirompente, aperto e tanto magnetico da porci diversi quesiti. Dopo che i primi 6 episodi della serie si erano, infatti, soffermati attentamente sulla presentazioni dei personaggi, del contesto all’interno del quale essi vengono calati e del duale approccio dell’opera, che accosta alle dinamiche adolescenziali e familiari della piccola città di Edda i racconti tramandati dalla mitologia norrena, quelli successivi, distribuiti a maggio 2021, hanno iniziato a scavare con più forza tra le viscere del racconto e a definire con maggior precisione i personaggi ed i legami che ne connettono il destino. La serie ispirata a Thor, Loki e alla loro realtà è adesso entrata nel vivo e ci auguriamo che la nuova stagione possa rispondere ad alcune domande che da un paio d’anni perseguitano i fan.
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1. Come si evolverà il rapporto tra Magne e Laurits nella nuova stagione di Ragnarok?
Il controverso rapporto tra Magne (David Stakston) e suo fratello, poi scopertosi fratellastro, Laurits (Jonas Strand Gravli), è mosso da un’altalena di emozioni: inizialmente paiono essere due emarginati i quali confini raramente riescono a collidere ma, con l’avanzare del tempo, li scopriamo e ne scopriamo un celato affetto che prima li unisce, poi li divide, senza mai dare alcuna certezza. L’appartenenza del giovane Loki ad entrambe le famiglie rivali non gli permette di comprendere quale sia la parte giusta da seguire e, prima l’uccisione del padre Vidar (Gísli Örn Garðarsson), da parte di Magne, poi l’illusoria alleanza stretta con Saxa (Theresa Frostad Eggesbø) e, infine, il tentativo di omicidio da parte di Fjor (Herman Tømmeraas) e Ran (Synnøve Macody Lund) contribuiscono solamente a confonderlo maggiormente e a cambiare continuamente la propria opinione riguardo al fratello, nei confronti del quale i più grossi quesiti sorgono proprio nell’ultima sequenza della 2ª stagione, quando Laurits libera Jörmungandr.
2. Rivedremo Jörmungandr?
Dopo aver scoperto la vera identità di Wotan Wagner (Björn Sundquist), nient’altro che l’incarnazione di Odino, padre degli dei norreni, Laurits decide di iniettarsi il suo stesso sangue, che lo porta a sviluppare quello che inizialmente pare essere semplicemente un verme solitario fuori dal comune per la sua grandezza. Nel momento in cui il ragazzo però, una volta operato, decide di prendersi cura dell’indefinibile essere rimasto vivo, capiamo essere anch’esso un tassello fondamentale nella guerra tra dei e giganti. Nell’ultima scena della stagione Laurits, adiratosi nuovamente con Magne, decide di liberare la bestia in acqua, ove può crescere come il Jörmungandr, unica arma in grado di sconfiggere Thor e non ci chiediamo se e quando lo rivedremo in questa 3ª stagione.
3. Cosa accadrà tra Magne e Saxa?
Una delle fotografie più inaspettate e indecifrabili, oltre che fascinose e suggestive, è quella che, sempre all’interno dell’ultimo episodio della stagione 2, vede l’incontro intimo e iridescente tra Magne e Saxa. I nemici si uniscono trascinati dalla passione, in una scena che trascende la realtà e astrattamente dipinge l’atto sessuale. Non sappiamo come possa evolversi il rapporto tra i due personaggi ma le ipotesi sono le più disparate: dall’alleanza stretta tra i due, ad un rapporto carnale accompagnato da continui contrasti fino alla possibile nascita di un figlio che potrebbe stravolgere le equilibri.
4. All’interno della 3ª stagione di Ragnarok scopriremo altre divinità?
Con gli ultimi 6 episodi abbiamo compreso che Magne, a differenza di quello che inizialmente lui stesso credeva, non è solo. Tolto il fratellastro in versione Loki e la famiglia Jutul nei panni dei giganti, scopriamo anzitutto che, come abbiamo anticipato, Wotan è ora la controparte umana di Odino ma, assieme ad esso, vi sono anche Harry (Benjamin Helstad) e Iman Reza (Danu Suntharasigamany), rispettivamente incarnazioni di Tyr, dio della guerra, e Freyja, dea col potere di manipolare le menti. Chissà se con la nuova stagione faremo la conoscenza di altre figure legate alla mitologia o se la grande guerra vedrà schierati esattamente queste due squadre.
5. Turid scoprirà la vera natura dei figli?
Altro grande dubbio aleggia intorno alla figura di Turid (Henriette Steenstrup), madre dei due protagonisti che, presa dalla difficile gestione di entrambi e dal corteggiamento di Erik (Odd-Magnus Williamson), si presenta come distratta, ingenua, costantemente in apprensione, ma non sembra rendersi minimamente conto di quello che accade ai figli e neanche di preoccuparsi realmente delle complesse dinamiche parentali, scopertesi durante la narrazione. Vedremo se in questa stagione cambieranno le sue consapevolezze o se, da brava madre, fa in realtà finta di non vedere quel che già sa da tempo.
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