John Wick, il regista racconta la delusione dopo i primi screen test: “non ci sono stati molti applausi”
Successivamente il film si è trasformato in una saga e la saga è diventata un universo condiviso.
John Wick è sicuramente uno degli eroi action moderni più importanti degli ultimi anni: l’affascinante personaggio che ha il volto del carismatico Keanu Reeves (Dracula di Bram Stoker, The Matrix) è infatti un antieroe molto ma molto violento, dal passato burrascoso, ma dal fascino irresistibile. A completare il tutto, un background e una storia molto interessante che hanno permesso al primo film, arrivato nelle sale di tutto il mondo nel 2014, di espandersi in una saga di successo, diventando conseguentemente anche un universo ampio che a breve sta per debuttare con il prequel The Continental. Nonostante tutti questi grandi successi e ben 4 capitoli della saga principale, il regista Chad Stahelski (dietro la macchina da presa di tutte le pellicole del franchise) all’inizio non era molto convinto.
John Wick è arrivato nelle sale per la prima volta nel 2014
Durante una recente chiacchierata nel podcast Happy Sad Confused del giornalista Josh Horowitz (via CBR), il film-maker americano ha infatti raccontato che inizialmente John Wick era stato presentato ad una cerchia ristretta, uno screen test riservato precisamente ad amici e familiari. Le loro reazioni, purtroppo, non sono state molto entusiastiche, con pochi applausi. In un momento di tale disperazione, a salvare la situazione è intervenuto Reeves che lo ha convinto della bontà del progetto.
“Avevamo fatto il nostro primo screening di prova, una specie di cosa tra amici e familiari, e non c’erano molti applausi. La gente diceva, ‘Sì… bel lavoro ragazzi,’ e se ne sono andati, e noi abbiamo detto , ‘Oh sì, abbiamo finito’. Non è stato fino a quando non abbiamo detto, ‘Sai una cosa, ci appoggiamo e basta.’ Con Keanu e ci siamo detti: “Non cambieremo questa cosa. Lo possederemo. Faremo i nostri colpi alla testa. Faremo la nostra stravagante coreografia. Faremo quello che volevamo e quello che abbiamo visto. Non ci innervosiremo, quindi abbiamo finito il meglio che potevamo.”
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