Letters to Juliet: cosa c’è di vero nel film con Amanda Seyfried? Gli eventi e le lettere reali alla base del film
A quanto pare, dietro l'interessante concept del lungometraggio c'è alla base una storia vera molto interessante.
Letters to Juliet è il lungometraggio diretto da Gary Winick (l’ultimo film del cineasta prima della sua morte, avvenuta nel 2011 a causa di una polmonite) con la sceneggiatura di Tim Sullivan (Jack & Sarah, Giù per il tubo) e José Rivera (I diari della motocicletta, Gli acchiappamostri). Il titolo, in particolare, è ispirato al romanzo Lettere a Giulietta di Lise e Ceil Friedman, un progetto assolutamente particolare che porta alla luce una storia vera, nonostante non tutti sanno effettivamente cosa si cela dietro la verità reale. Con un cast davvero notevole, composto, tra gli altri, da Amanda Seyfried, Christopher Egan, Vanessa Redgrave, Luisa Ranieri, Oliver Platt, Franco Nero, Marina Massironi e molti altri, il film è stato duramente attaccato dalla critica.
Letters to Juliet è arrivato in particolare nelle sale italiane il 25 agosto 2010 con la distribuzione curata da Eagle Pictures, mentre è stato rilasciato negli Stati Uniti il 14 maggio dello scorso anno. La pellicola, che ha visto la produzione di Summit Entertainment ed Applehead Pictures, ha al centro della storia una lettera d’amore perduta, una location stupenda come quella di Verona e una serie di relazioni sentimentali che fanno da sfondo all’intero intreccio. Ma andiamo con ordine, andando a scoprire qual è la sinossi a caratteri generali e quali sono gli elementi del racconto che invece traggono ispirazione dal alcuni fatti reali.
Letters to Juliet: la trama
Letters to Juliet vede come protagonista la giovane Sophie Hall (Amanda Seyfried), che come lavoro verifica l’attendibilità degli articoli nel New Yorker, covando dentro di sé il sogno di diventare una giornalista. La ragazza sta per sposarsi con Victor (Gael Garcia Bernal), che sta per aprire un ristorante e, facendo una sorta di Luna di Miele anticipata, vanno a Verona dove, mentre visitano la loggia di Giulietta, si imbattono nelle Segretarie di Giulietta, ovvero quattro donne che leggono e rispondo alle lettere mandate al personaggio shakesperiano, che ricordiamo essere morto suicida per amore. Proprio la protagonista decide di dare una mano, aiutando il gruppo a rispondere ad una lettera che risale ad anni prima.
Il soggetto di tale missiva, una donna inglese, Claire (Vanessa Redgrave), da giovane aveva studiato in Italia e si era innamorata di un ragazzo con il quale non aveva avuto il coraggio di fuggire. A quel punto proprio Claire si presenta lì a Verona in compagnia di suo nipote Charlie (Christopher Egan), partendo alla ricerca del misterioso ragazzo oramai divenuto un uomo ovvero Lorenzo Bartolini (Franco Nero).
La vera storia delle Segretarie di Giulietta
Ebbene, proprio le Segretarie di Giulietta che vediamo all’interno di Letters to Juliet, ovvero Isabella, Francesca, Donatella e Maria (rispettivamente interpretate da Luisa Ranieri, Marina Massironi, Lydia Biondi e Milena Vukotic) sono ispirate ad un reale gruppo molto presente e attivo a Verona. Stiamo parlando del cosiddetto Club di Giulietta, un team reale di donne (che ha anche un sito web!), che rispondono volontariamente e con gentilezza alle varie missive indirizzate a Giulietta Capuleti. Il tutto in realtà è nato nel 1930 quando il custode della tomba di Giulietta, Ettore Solimani, già di per sé rispondeva di suo pugno alle varie lettere che venivano lasciate sulla tomba, diventando il Primo Segretario ufficiale di Giulietta. Dalla sua morte, questo progetto è stato ripreso successivamente nel 1972.
Il tutto è nato da un’idea di Giulio Tamassia e un gruppo di artisti largamente appassionati alla storia di Romeo & Giulietta di William Shakespeare. Tale Club, in particolare un’associazione culturale senza scopo di lucro, ogni anno organizza il concorso Cara Giulietta (che ogni anno assegna dei riconoscimenti alle lettere più belle), il Compleanno di Giulietta (per celebrare la nascita di Giulietta stessa) e anche il premio letterario internazionale Scrivere per Amore dedicato in particolare alla narrativa amorosa.
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