Perché L’esorcista di William Friedkin fa ancora così paura?
L'esorcista, il film horror diretto dal William Friedkin e interpretato da Lynda Blair e Max Von Sydow continua a distanza di molti anni a terrorizzare i fan del genere. Ma vi siete mai chiesti da cosa derivi tutta questa paura?
Chi non ha mai sentito parlare de L’esorcista? Il film horror diretto dal William Friedkin e interpretato da Lynda Blair e Max Von Sydow. Non stiamo parlando di un comune film horror ma di uno dei più grandi film della storia del cinema che a distanza di 40 anni riesce ancora a spaventare il pubblico.
Sì perché per terrorizzare non occorrono marchingegni da circo o pantomime inscenate da fantomatici deus ex machina, è sufficiente giocare su sottili meccanismi psicologici e distruggere la barriera del “consentito fino a ora”.
Ma cosa ha reso leggendaria questo film horror? C’è chi l’ha definito come il più spaventoso di tutti i tempi, un must, un cult, ma chi addirittura ha affermato che in realtà si tratta di un prodotto sopravvalutato, oppure ormai desueto. Cinematographe vi porta alla scoperta di 5 ragioni che hanno resto immortale L’esorcista di William Friedkin.
UNA SERIE DI SPAVENTOSI INCIDENTI SUL SET
Negli anni che seguirono l’uscita del film si diffusero in giro alcune voci secondo le quali i set delle riprese fossero stati protagonisti di eventi di carattere soprannaturale. Sebbene diversi presunti avvenimenti si rivelarono falsi o non direttamente confermati, alcuni avvenimenti invece trovarono un riscontro con alcune testimonianze dal set.
Dopo appena due giorni di riprese, un corto circuito provocò un incendio che distrusse quasi interamente gli interni della casa dei protagonisti, causando un ritardo per le riprese di diverse settimane e danni per oltre 200.000 dollari.
Ben Nove persone tutte legate direttamente o indirettamente al film morirono durante le riprese. Tra di esse il fratello di Max Von Sydow, la nonna di Linda Blair, il figlio neonato di un tecnico del suono e l’addetto alla refrigerazione del set.
Jack MacGowran, il cui personaggio muore anch’esso nel film, morì lui stesso qualche mese prima dell’uscita del film nelle sale.
Ellen Burstyn e Linda Blair riportarono problemi alla schiena, la prima dopo un incidente sul set accusò danni permanenti alla colonna vertebrale.
I CLAMOROSI DIVIETI DURANTE LA DISTRIBUZIONE
Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche USA il 26 dicembre 1973, data preceduta da un’anteprima riservata tenutasi a New York il precedente 19 giugno. In Europa venne proiettato per la prima volta nel Regno Unito a partire dal 16 marzo 1974; in Giappone dal successivo 6 luglio, mentre in Italia il film di William Friedkin arrivò il 4 ottobre 1974.
Durante le prime proiezioni furono riportati numerosi casi di convulsioni, svenimenti, terrore e vomito tra gli spettatori. Una donna addirittura partorì durante la proiezione del film.
Nel Regno Unito la British Board of Film Classification approvò la visione del film per un pubblico maggiore di 18 anni nel 1974. A partire dal 1986, quando una legge obbligava le case di distribuzione ad ottenere per i film distribuiti sul mercato home video un nuovo apposito visto censura, la Warner opportunamente decise di non sottoporre il film per l’approvazione, sapendo che non l’avrebbe mai ottenuto. Il film restò quindi ufficiosamente bandito fino addirittura al 1999, quando la stesso BBFC spiegò che il film, a 25 anni di distanza, non era in grado di provocare gli stessi effetti generati all’uscita nelle sale; secondo la commissione, il film era in grado di provocare gravi problemi emotivi e, anche dopo i casi di isteria accusati da diverse giovani donne, era stato ritenuto saggio sospendere la pubblicazione durante gli anni ’80 e ’90.
In Italia fu invece vietato ai minori di 14 anni.
UN CLASSICO DEL CINEMA HORROR OSANNATO DALLA CRITICA
All’uscita del film, il critico americano Stanley Kauffmann su The New Republic descrisse il film come l’unico veramente pauroso che vidde negli ultimi anni, in grado di provocare davvero forti reazioni emotive. Joe Dante scrisse che il film di Friedkin rappresentava qualcosa di diverso da qualsiasi altra cosa avesse mai visto, dicendosi convinto che sarebbe diventato un vero classico del cinema dell’orrore.
Con il passare degli anni il responso della critica mondiale migliorò ulteriormente; sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film registra oggi un punteggio di 87/100.
LA GRANDEZZA DELLA SCENEGGIATURA
La sceneggiatura scritta dallo stesso autore del libro William Peter Blatty (in veste anche di produttore) è estremamente fedele alla controparte cartacea, fatta eccezione per alcuni elementi e sotto-trame presenti nel libro e totalmente assenti nella pellicola. Lo sceneggiatore, però, si è divertito a giocare ai rimandi e ai riferimenti all’opera letteraria, inserendo piccole battute o intenzioni/movimenti dal punto di vista degli attori che faranno sicuramente piacere agli amanti del romanzo.
UN HORROR SENZA TEMPO CHE INCIDE SULLA NOSTRA ANIMA
Che si possa essere credenti o meno, L’esorcista è un film che sconquassa l’animo di chi lo guarda, va oltre ogni confine di naturale paura, chiamando in gioco il nostro background culturale fatto di misticismo e credenze. Nessun film nel corso della storia del cinema è riuscito in questa impresa.