Felicità: dov’è stato girato? Le location romane del film di Micaela Ramazzotti
Dove è stato girato Felicità, film d'esordio alla regia di Micaela Ramazzotti (che ha anche interpretato), presentato a Venezia 2023 nella sezione Orizzonti Extra? Ecco le varie location che ha toccato da vicino il film.
Felicità è la recente pellicola che ha segnato l’esordio alla regia, nel mondo cinematografico, della famosa attrice italiana Micaela Ramazzotti (La prima volta, Gli anni più belli) che ha anche incarnato, all’interno della realizzazione, il ruolo della protagonista, Desirè Mazzoni. Un progetto sicuramente peculiare, una commedi amara che vede al centro della narrazione una famiglia disfunzionale con dei genitori, egoisti e manipolatori, che continuano ad esercitare un controllo netto sui figli. Proprio la protagonista proverà a fare il grande salto, emancipandosi da loro, come tra l’altro consegnato dal compagno Bruno (Sergio Rubini).
Detto questo, Felicità è stato presentato in anteprima alla 80esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in particolare nella sezione Orizzonti Extra, dove tra l’altro ha vinto il Premio Spettatori. Mentre vi ricordiamo che l’opera, che vede la sceneggiatura nel dettaglio di Isabella Cecchi, Alessandra Guidi e la stessa Ramazzotti, arriverà nelle sale italiane a partire da oggi, 21 settembre 2023, ecco che andiamo a raccontarvi dove è stato girato in particolare proprio questo lungometraggio che celebra, nel dettaglio, l’amore per una città molto importante in Italia.
Dove è stato girato Felicità?
Felicità, come tra l’altro sottolinea perfettamente il sito Italy for Movies che regista accuratamente i luoghi delle riprese di molti film italiani, è stato girato interamente a Roma, la Capitale D’Italia, probabilmente una delle ambientazioni più suggestive e particolari della nostra penisola. La commedia amara, che vede al centro della storia attori del calibro di Matteo Olivetti (che impersona Claudio Mazzoni), Max Tortora (che interpreta Max Mazzoni), Anna Galiena (nelle fattezze di Floriana Mazzoni), Giovanni Veronesi, Marco Cocci, è ambientata in diversi luoghi cardine della Città Eterna, che da sempre è meta obbligata per le produzioni cinematografiche.
In particolare Felicità è stato girato in alcuni luoghi molto conosciuti per la città, come la Stazione Termini o anche Piazza Vittorio, da sempre un centro “magico” della Capitale, cuore multietnico del quartiere Esquilino che proprio all’interno del lungometraggio, va ad incarnare la sinistra radical chic che vuole criticare la Ramazzotti. Ma la produzione non si è fermata a Roma: i set del film, infatti, coinvolgono anche Piazza Calipso, ad Ostia, vicino al Lungomare, e anche Fiumicino, tra il Centro Anziani, le abitazioni Ater di Via Oder, le aree rurali di Isola Sacra come anche Parco Leonardo. Insomma, la suggestione di Roma va ad incontrare, ovviamente volutamente, anche realtà esterne e più periferiche.
Cosa si mangia a Roma?
Dopo aver visto gran parte dei luoghi che sono stati d’ispirazione per Felicità, andiamo a scoprire alcuni piatti tipici che si possono gustare proprio a Roma. Cominciamo con un gran classico che, nel corso degli anni, è diventato un must anche internazionale: ci riferiamo alla Pasta alla Carbonara (solitamente gli spaghetti), che, secondo la tradizione, sarebbe nata durante i Giorni della Liberazione della città nel 1944, con un cuoco romano che ha unito in modo indissolubile alcuni ingredienti dei soldati americani. Si tratta di un piatto di pasta con guanciale, uovo (solo i tuorli), pepe e pecorino. Altro primo piatto simbolo della Città Eterna è la Cacio e Pepe (tendenzialmente vengo usati i tonnarelli), una ricetta povera che trae origini dai pastori e che, nonostante abbia solo due ingredienti (ora si utilizza il pepe nero, rigorosamente in grani e pestato insieme al pecorino romano DOP) non è facile da realizzazione.
Proseguiamo con il terzo primo piatto più famoso di Roma ovvero la Pasta all’Amatriciana, che però, come suggerisce il nome, trae origine da Amatrice, comune italiano della Provincia di Rieti. Anche questo nato dalla tradizione pastorale, coinvolge guanciale, sugo di pomodoro e pecorino. Come negli altri due casi, viene preferita la pasta lunga, in questo caso i Bucatini.
Tra i secondi non possiamo non menzionare, ovviamente, il noto Pollo con i peperoni, un piatto di festa solitamente consumato a Ferragosto. Di grande impatto anche l‘Abbacchio a scottadito. La preparazione prevede che vengono fatte marinare le costolette di agnello, in una zuppiera con olio, aglio e rosmarino, in seguito cotte rapidamente su una piastra bollente e servite subito in tavola insieme a una porzione di patate al forno o con un contorno tipico del territorio.
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