Martin Scorsese presenta il nuovo film e ripercorre la sua carriera: ecco le sue dichiarazioni più scottanti!
Martin Scorsese parla della sua carriera dopo la presentazione del suo Killers of the Flower Moon: da Leonardo DiCaprio a Robert De Niro.
Martin Scorsese non vede l’ora di presentare il suo prossimo film, l’attesissimo Killer of the Flower Moon, al grande pubblico. La durata della pellicola, appena svelata, è davvero sbalorditiva: sarà persino più lungo del capolavoro di Christopher Nolan, Oppenheimer. GQ ha deciso, dunque, di dedicare al leggendario regista un servizio esclusivo che ripercorre nei dettagli la carriera incredibile del più grande cineasta degli ultimi cinquant’anni.
Scorsese ha parlato di tutto il lavoro fatto, del percorso creato con il suo attore-feticcio del momento Leonardo DiCaprio e del suo attore-feticcio di sempre Robert De Niro. Alcune delle sue affermazioni riguardano proprio il ruolo di De Niro nel film Taxi Driver, l’iconico Travis Bickle. Secondo il regista, sarebbero molti i personaggi simili al disturbato Travis.
Martin Scorsese ripercorre la sua carriera in un’intervista con GQ, parla di Leonardo DiCaprio e Robert De Niro
Parlando proprio del personaggio di Travis Bickle. Scorsese ha sollevato delle osservazioni molto interessanti. “Continuiamo a pensare nei termini del personaggio e della sua solitudine e del modo in cui si comporta, non giustificandolo. Tuttavia si comporta male e al tempo stesso si crea una certa empatia nei suoi confronti, che è una situazione davvero insidiosa“.
Scorsese ha concluso: “Alla fine quello che è rimasto a noi spettatori era lo stato psicologico ed emotivo di quel personaggio. Come sappiamo ora, tragicamente, è normale che molte persone siano come Travis Bickle“.
Sempre parlando del film, Scorsese ha sottolineato quanto abbia avuto a cura la location del film, ovvero che avvenisse tutto a New York, e di quanto abbia creato sorpresa e tensione nel pubblico grazie a piccoli trucchi cinematografici. Giocando con la suspence, ad esempio, ha creato l’illusione negli spettatori durante la scena del telefono che si sposta lentamente in corridoio, come se stesse per arrivare qualcuno (e invece no). Martin è proprio un maestro del suo genere!