Sharon Stone parla della disabilità dopo l’ictus: “ecco cosa rischio se non dormo 8 ore”

Sharon Stone racconta com'è la sua vita oggi, a vent'anni dall'aneurisma che l'ha colpita.

Da Manuel Magarini - 7 Ottobre 2023 12:30

Il 29 settembre 2001 è una data che Sharon Stone non dimenticherà mai. Proprio quel giorno, infatti, la grande attrice fu colpita da un’emorragia cerebrale che la ridusse in fin di vita. I medici le diedero una chance di sopravvivere di solo l’1 per cento. Fino a questo punto, la diretta interessata aveva mantenuto il massimo riserbo sulla storia. Anzi, aveva preferito fingere di essere in perfetta salute, ma ora scegliere di raccontarsi a People. E lancia pure un attacco a Hollywood, reo, a suo dire, di averla dimenticata.

La nuova vita di Sharon Stone

Sharon Stone racconta com'è la sua vita a 20 anni dall'aneurisma - Cinematographe.it

All’epoca Sharon Stone conduceva una vita invidiabile, piena sia sotto il piano professionale sia sotto quello umano. Cinque anni prima aveva ottenuto la prima candidatura agli Oscar con Casino, mentre al di fuori dal set aveva scoperto la bellezza di essere madre. Lei e il marito di allora, il direttore di giornale Phil Bronstein, adottarono, infatti, Roan, oggi 23enne (in seguito prese in adozione pure Laird, 18 anni, e Quinn, 17).

Tra la fine del matrimonio, la perdita della custodia del figlio e delle fortune economiche, l’aneurisma cerebrale ha sconvolto Sharon Stone. Che, dopo aver ricevuto l’intervento chirurgico per ricostruire un’arteria celebrale, si è risvegliata in clinica. I tre anni successivi sono stati scanditi da enormi difficoltà. Ha nuovamente dovuto imparare a camminare, ascoltare, scrivere, parlare, ricordare. Anche in seguito alle dimissioni, ha lungamente pensato di morire. Oggi necessita di otto ore di sonno ininterrotto affinché i farmaci per il cervello abbiano effetto, scongiurando attacchi epilettici.

“Quindi sono una disabile”, ha aggiunto Sharon Stone, convinta che il motivo per cui non viene scritturata così spesso. Tante delle cose perse non le ha mai recuperate, ma ha raggiunto un punto in cui riconosce di avere abbastanza. Alla domanda su cosa l’abbia spinta a rompere il silenzio, ha spiegato di essere cresciuta in una famiglia molto disastrata, credendo che prendersi cura degli altri fosse la sua missione. Ora, però, ha capito di avere una vita sua ed è orgogliosa di chi è.