FF18 – Enigma Rol: recensione del documentario di Anselma dell’Olio

Il film, presentato tra le Proiezioni Speciali della Festa del Cinema di Roma 2023, è dedicata all'enigmatico Gustavo Adolfo Rol, un personaggio tra mito e leggenda. Una ricostruzione completa del pensiero del sensitivo e medium torinese, che manca però di obiettività.

Enigma Rol è il recente lungometraggio, diretto da Anselma Dell’Olio (La lucida follia di Marco Ferreri, Ciao maschio) con la sceneggiatura della stessa regista insieme ad Alessio De Leonardis (Soldato semplice, Ghiaccio). Un progetto sicuramente fuori dagli schemi perché incentrato su un uomo particolare del nostro paese, ovvero Gustavo Adolfo Rol, sensitivo, medium e mentalista italiano che ha dedicato la sua intera vita alla ricerca dell’impossibile e dell’ignoto, con lo scopo ultimo di aiutare, fino alla fine della sua esistenza, il prossimo.

Enigma Rol - Cinematographe

Il documentario in questione, prodotto da La casa rossa, RS Productions, Pepito Produzioni, Rai Cinema, Luce Cinecittà, con il contributo del Ministero della Cultura, è stato presentato tra le Proiezioni Speciali della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma ed arriverà in sala solo il 6,7 e 8 novembre 2023.

Enigma Rol: non un semplice documentario

Una scena animata del film - Cinematographe

Enigma Rol, fin dall’inizio, non nasconde la propria ecletticità: definire il progetto un semplice documentario, infatti, non è corretto e limitante considerando i tanti stili registici diversi che compongono il lungometraggio. Proprio il film, occupandosi di un personaggio complesso e vario come Rol sembra voler rispettare pedissequamente la sua stessa impronta polimorfa, proponendo diversi spunti diversi sul piano visivo. L’impianto strutturale più presente, chiaramente, è il classico scambio con diversi ospiti che hanno dato tutti un’immagine differente del personaggio; in seconda battuta sono preponderanti anche alcune scene di finzione con Lorenzo Acquaviva ad interpretare il sensitivo che riproducono alcuni momenti chiave della vita di questa figura. Infine, non mancano animazioni in bianco e nero e anche una particolare capitolazione in sovrimpressione che cerca di dare un’ordine alla pellicola.

Peccato che proprio dare ordine a qualcosa che, probabilmente, non deve e vuole essere imbrigliato, è forse la più grande contraddizione di Enigma Rol. Considerando la ricchezza delle testimonianze in giro, sia umane che paranormali, ma anche, semplicemente, i tanti testi, critici e non, che fanno riferimento a lui, si comprende come raccogliere tutto in un unico progetto è alquanto audace e coraggioso. E, infatti, durante il corso del lungometraggio, ci sono dei continui passi indietro e delle dichiarazioni d’intenti chiare e lampanti: non siamo di fronte ad una ricerca esauriente sulla figura di Rol, ma ad un’opera che cerca di esplicare, al meglio possibile, il metodo di indagine giusto per figure di questo tipo, che vanno oltre la razionalità e che quindi non possono essere capite seguendo i parametri ordinari della scienza.

Il tentativo di dare una forma ad Enigma Rol, quindi, sembra essere, almeno apparentemente, solo un divertissement giocoso che, in alcuni passaggi, distrae l’attenzione degli spettatori, che dovrebbe essere rivolta probabilmente altrove. Tornando, di nuovo, alla ricchezza di stili, è indubbio che tutta questa infrastruttura facilita la fruizione dello spettatore che si trova immerso in una narrazione dinamica e complessa, dando per certi versi alla storia di Gustavo Adolfo Rol un qualcosa di romanzesco, riuscendo però a non tradire per niente la sua figura, che viene sempre messa al centro. Il problema sorge, però, quando si tenta di scindere l’umanità di Rol dal suo lato misterico e soprannaturale. Per quanto i due aspetti del suo io vengono ben evidenziati, tutti gli elementi metafisici sembrano avere più importanza su schermo.

Non solo: proprio perché si da un maggiore peso alla dimensione spirituale del personaggio, in alcuni passaggi è evidente che si manca di obiettività. Certo, si sottolinea più volte che tutti i poteri di Rol forse derivavano da un livello di prestigiazione molto avanzato come sostenuto da alcuni mentalisti, mentre una figura in particolare effettivamente mette in dubbio che i racconti che sentiamo possano realmente figurare come una prova empirica, ma di fatto viene mostrato solo e soltanto una faccia della medaglia, che accetta automaticamente la natura paranormale del personaggio. Sarebbe stato molto più interessante, invece, sentire con più convinzione e dettaglio anche l’altro lato, quello più scientifico e razionale che da sempre ha contraddetto e smentito queste capacità di Rol e che avrebbe stimolato una conversazione più ricca e appassionante, alimentando una sana discussione.

Enigma Rol: la mancanza di basi

Enigma Rol - Cinematographe

Lo ripetiamo e ribadiamo ancora una volta: Enigma Rol non nasce per decostruire e sviscerare il personaggio, ma per imprimere principalmente una prospettiva di pensiero che esula la nostra realtà. Verrebbe quindi da chiedersi: che senso ha sentire voci contrastanti, se tutta la scena è rivolta al paranormale, spingendo gli ascoltatori ad andare oltre il selciato? In realtà, per quanto può sembrare una contraddizione, proprio l’affiancamento ad un’indagine scientifica, avrebbe rafforzato l’esigenza di avere per forza di cose una visione fuori dal coro, allontanando ancora di più possibili avventori scettici dell’impossibile.

Ad ogni modo, per quanto il confronto non è presente e sono veramente pochi gli accenni ad una posizione più conservatrice e tradizionale, alcuni ospiti selezionati, da medici fino a passare a giornalisti e professionisti, che tendenzialmente dovrebbero incarnare il lato più scettico, sono proprio quelli maggiormente aperti sull’argomento, una maniera sottile per dire che anche la rigidità inflessibile del raziocinio può essere capovolta. Tornando proprio agli ospiti coinvolti, per quanto la maggior parte offre dei contributi di grandissimo pregio e valore, una minima parte, invece, forse presa dall’emozione o direzionata in maniera sbagliata, si lascia andare a degli interventi non proprio centrati, sia perché fuori dall’ambito di riferimento, sia perché troppo complessi per essere compresi sul momento.

In alcuni passaggi vengono citati libri e filosofie che sono sì perfettamente allineati con il nostro film, ma difficili da comprendere senza delle basi. Per fortuna tale mancanza è parzialmente risolta grazie ad una buona costruzione generale del contesto storico e sociale, così da capire alcune scelte politiche ed umane di Rol senza dover per forza andare a recuperare qualche elemento perduto. L’alternanza tra analisi cronologica e approfondimento di temi specifici, dona alla pellicola un’impostazione non tradizionale che rompe il classico schema rigido dei documentari, per aprirsi a qualcosa di più coinvolgente.

In ultima istanza, un grosso dubbio risiede nella destinazione scelta per Enigma Rol, che, per come è impostato, sembra essere rivolto esclusivamente ad un pubblico di nicchia, che già conosce basilarmente Rol e che comunque è già disposta ad un salto nel buio verso lidi sconosciuti. Al contrario, per come è stato strutturato il documentario, non sembra che ci sia un’attenzione particolare per i più diffidenti che, proprio per i motivi che abbiamo detto prima, potrebbero sentirsi ancora meno propensi ad aprire la la mente per approfondire tematiche soprannaturali. Comunque, a prescindere dal target di riferimento, l’opera rimane un’idea di grande fascino, che cerca di andare controcorrente in un mondo che vuole sempre più certezze e meno domande da porsi.

Enigma Rol: valutazione e conclusione

Enigma Rol 3 - Cinematographe

Una regia eclettica che rompe i rigidi schemi del documentario classico; una sceneggiatura non lineare che indaga il soprannaturale lasciando poco spazio al lato scientifico; una fotografia che cambia continuamente forma; una recitazione non particolarmente impattante; un sonoro un po’ fuorviante; un’indagine dell’ignoto che non lascia indifferenti ma che è rivolta ad un pubblico specifico. In conclusione un buon punto di partenza per capire Gustavo Adolfo Rol, più un approccio per certi versi metodologico che un vero e proprio ritratto tradizionale.

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Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.9