Enrico Mattei – Ribelle per amore: tutte le ipotesi sulla nebulosa morte dell’imprenditore al centro del doc Rai
Enrico Mattei – Ribelle per amore è un documentario Rai che andrà in onda su Rai 3 alle ore 21,20 di venerdì 27 ottobre 2023. Per gli appassionati di politica e storia, si tratta di una pellicola imperdibile: approfondisce in stile documentaristico uno dei casi di cronaca più misteriosi degli anni ’60. L’Italia dell’epoca viene esposta in tutta la sua complessità politica, sociale e economica: la rinascita del secondo dopoguerra, il boom, la Democrazia Cristiana.
Enrico Mattei è stata una delle figure più importanti dell’imprenditoria italiana, ma è stato anche un partigiano, un rappresentante della Resistenza nell’Italia bellica e post-bellica. Conosciamo il suo nome come quello del creatore dell’ENI (l’Ente Nazionale Idrocarburi), multinazionale del petrolio, e anche per l’assimilazione dell’Agip. Le sue posizioni economiche e politiche come presidente dell’ENI lo hanno esposto a pericoli, messo in posizioni scomode e forse causato la sua morte. Ma cosa è accaduto esattamente?
Enrico Mattei e le ipotesi sulla sua morte: da cosa è stato causato l’incidente aereo?
Enrico Mattei aprì l’ENI a molte posizioni moderne: all’energia nucleare, ma anche all’aperto mercato con il Medio Oriente. Le sue posizioni politiche ed economiche non sono sempre state comprese dai suoi contemporanei, come spesso accade con i pionieri. La sua morte, avvenuta nel 1962, Enrico Mattei morì il 27 ottobre 1962 precipitando col suo aereo nella campagna di Bascapè, in provincia di Pavia. Dopo molte inchieste, ipotesi avanzate di diverso genere, si è giunti alla conclusione che si è trattato di un attentato, una manomissione consapevole del velivolo.
Non è ancora chiaro chi sia stato il mandante della morte, ma le opzioni sono molte: si è parlato della mafia, ma anche di compagnie petrolifere in disaccordo con le politiche aziendali e di commercio del Mattei. Le ipotesi si estendono fino ai servizi segreti francesi (Mattei avrebbe finanziato i ribelli che nel ’62 ottennero l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia) e Mattei Eugenio Cefis, all’epoca braccio destro di Mattei e raccoglitore della sua eredità imprenditoriale. Tra i vari imputati è stato messo in discussione anche il ruolo della CIA, apparentemente in disaccordo con l’azione di disturbo di Eni nei confronti delle aziende petrolifere Usa , conosciute come le “sette sorelle”. La verità, probabilmente, non verrà mai confermata: il tempo è passato, le prove sono state insabbiate e nessuna delle parti coinvolte parteciperà ad autoincolparsi dopo sessant’anni.