Jean-Claude Van Damme: ecco perché si vergogna del suo cameo in Friends
Jean-Claude Van Damme: il suo cameo in Friends nel 1996 è stato molto breve, ma lungo a sufficienza per farlo vergognare a trent'anni di distanza.
Jean-Claude Van Damme è un attore molto conosciuto nel mondo, soprattutto per le sue interpretazioni in film d’azione in cui si vedono i muscoli. La sua fisicità ha sempre preso il sopravvento sulle sue performance, rinchiudendolo in una categoria di genere abbastanza rigida. Nonostante ciò, è proprio la sua caratteristica silhouette ad averlo portato alla fama nel tempo: cosa ne pensi l’attore, non è ancora molto chiaro. Van Damme non è esattamente espansivo, nonostante si sia sempre dimostrato molto gentile durante le apparizioni pubbliche e le interviste.
Ora, confessa di non essere fiero di alcuni suoi lavori del passato, in particolare della sua performance in una delle hit del serial TV: parliamo della sit-com Friends, una delle più popolari della storia. La partecipazione di Van Damme risale ad un episodio nel 1996, ma cosa ha questa apparizione di così sbagliato? Ecco cosa dice l’attore.
Jean-Claude Van Damme: la vergogna per la sua performance in Friends nel 1996
L’attore ha partecipato ad un episodio della seconda stagione interpretando Marcel, ovvero se stesso, in uno storyline che lo vedeva essere sia l’interesse amoroso di Monica che di Rachel. Ecco cosa ha affermato Van Damme riguardo la sua performance: “All’epoca recitavo malissimo, sembravo un prosciutto, Guardavo queste due ragazze che si avvicinavano per baciarmi sulle labbra e pensavo “che vergogna”. Non avevo idea di quello che dovevo fare, né di come farlo; è stato davvero molto strano, ma loro due si sono comportate in modo molto carino.”
Nella intervista al New York Post, ha continuato dicendo: “Non ne sapevo molto… vado sul set e mi dicono che si tratta della serie più popolare del momento… mi vedo arrivare incontro queste due ragazze, e il mio agente mi dice che dovrò fare un episodio con loro“. Com’erano la Cox e la Aniston sul set? Parla di una esperienza molto positiva sul set: “Erano molto disponibili, perché lavorando a quella serie ogni giorno, erano parte di un meccanismo ben oliato, nel quale io mi ero inserito momentaneamente; si trattava di un prodotto addirittura più discusso di tutti i miei film messi assieme… non c’è niente di male, ma dimostra la potenza della tv“.