Conflitto Israele-Palestina, Angelina Jolie: “No agli attacchi su Gaza”

Angelina Jolie prende una posizione forte riguardo il conflitto in Medio Oriente.

Angelina Jolie è sempre stata una donna dalle opinioni forti, convinta appieno della sua filosofia filantropica e protesa verso i popoli meno fortunati del globo: non a caso, è proprio da alcune di queste regioni più povere o in crisi economica che ha deciso di adottare i suoi figli. Ma l’ambizione dell’attrice e attivista americana non si ferma alla sua famiglia, il suo scopo è quello di aiutare quante più persone è possibile anche attraverso attività di ricerca e di aiuti sul territorio. Una persona così importante e coinvolta in così tante azioni umanitarie non poteva esprimere la sua posizione riguardo il conflitto tra Israele e Palestina, condannando le azioni più violente da ambo le parti.

Le sue dichiarazioni pubbliche vogliono portare attenzione sulle colpe e condannare la violenza, la guerra, in tutte le sue sfumature e manifestazioni. Insomma, la star ha deciso di sfruttare il suo status di personaggio (molto) pubblico ed influente per sensibilizzare le grandi masse riguardo la situazione in Medio Oriente.

Angelina Jolie dice la sua sul conflitto in Medio Oriente, condannando le azioni più violente

Angelina Jolie conflitto Israele Palestina - Cinematographe.it

Angelina Jolie si è sentita chiamata in causa, sfruttando la sua influenza pubblica, per esprimere un’opinione imparziale ed onesta sul conflitto tra Israele e Palestina. La sua condanna nei confronti della violenza coinvolge entrambe le fazioni nemiche, sottolineando l’importanza della pace e dei negoziati tra i governi dei due popoli. La situazione, al momento, è decisamente in fase di escalation e la diplomazia non sembra essere una via percorribile.

Ecco cosa ha dichiatato la diva americana riguardo la situazione in Medio Oriente. “Quello che è accaduto in Israele è un atto di terrorismo – scrive la star -. Ma non può giustificare la perdita di vite innocenti con bombardamenti sulla popolazione civile“. In una nota, ha spiegato le sue posizioni piuttosto chiare riguardo la vicenda: “Come milioni di persone nel mondo ho passato le ultime settimane nauseata e arrabbiata per l’attacco terroristico avvenuto in Israele e la morte di troppi civili innocenti, chiedendomi quale fosse il modo migliore per dare aiuto. Ho pregato anche io per il ritorno immediato e in sicurezza degli ostaggi e per le famiglie che devono sopportare un dolore inimmaginabile per l’assassinio di un loro caro. Soprattutto per i bambini uccisi e quelli ora rimasti orfani“.

La conclusione è solenne: “A causa del mio lavoro ventennale con i rifugiati, la mia attenzione è rivolta alle persone sfollate a causa della violenza in ogni contesto. Gaza ha una popolazione di oltre 2 milioni di persone, metà delle quali bambini, che hanno vissuto un duro blocco per quasi due decenni, oltre ad altri decenni di sfollamenti e nessuno stato”, continua Angelina Jolie, che prosegue: “I pochi camion degli aiuti che stanno arrivando sono una frazione di ciò che è necessario (e che veniva consegnato quotidianamente prima del conflitto attuale), mentre i bombardamenti causano ogni giorno nuovi e disperati bisogni umanitari. La negazione degli aiuti, del carburante e dell’acqua sta punendo collettivamente un popolo. L’umanità chiede un cessate il fuoco immediato. Le vite palestinesi e israeliane – e le vite di tutte le persone a livello globale – contano allo stesso modo“.