The Marvels è il film più odiato del MCU, ma Stephen King rimette in riga gli haters
Stephen King si oppone a chi gongola per il fallimento al box office del nuovo film del Marvel Cinematic Universe.
Il nuovo capitolo dell’eroina di Brie Larson è stato un clamoroso fallimento. Con i suoi 47 milioni di dollari raccolti negli Stati Uniti (che, insieme al resto del botteghino mondiale, fanno poco meno di cento milioni) si può ufficialmente dire che The Marvels farà perdere molti soldi a Disney, probabilmente appena entrata in uno stato di allerta.
Il nuovo film ambientato nel Marvel Cinematic Universe non ha colpito o incuriosito i fan, almeno non abbastanza da spingerli a riversarsi nelle sale in orde disordinate, come solo i film targati Marvel Studios sono abituati a generare. Stephen King, tuttavia, fornisce un punto di vista molto condivisibile sull’intera questione dell’odio sbocciato online.
The Marvels non riesce a colpire nemmeno lo zoccolo duro dei fan del MCU
Con questo nuovo film Marvel, tutti coloro che volevano vedere i “poteri forti” della macchina fabbrica soldi che è la Marvel fallire per stappare la migliore bottiglia di spumante si stanno già rallegrando del fallimento (e saranno già anche un po’ brilli). Non è difficile immaginare la scena sui social network: anche un film piuttosto insipido come questo suscita grandi reazioni. Sul web si tira su un circo per ogni sciocchezza e persino un autore come Stephen King – con una grande presenza online e sempre aggiornato sulle ultime uscite cinematografiche e televisive – è stufo.
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“Non guarderò i film dell’MCU, non mi interessano, ma trovo questo modo sottilmente mascherato di gioire del flop al botteghino di The Marvels molto sgradevole. Perché gongolare di fronte al fallimento?”, ha scritto il Maestro del brivido sui suoi canali social.
Lasciando da parte questa dannosa corrente di pensiero, c’è molto da analizzare sul fallimento di The Marvels, dalla mancanza di marketing alla comparsa di personaggi provenienti direttamente dalle serie TV Disney+ o alla mancanza di attenzione sulla sceneggiatura, che si gioca tutto sulle scene post-credits. Il film sul power trio femminile sembra essere una pellicola di passaggio, una transizione verso una Fase, si spera, più splendente dei Marvel Studios. Gongolare su quanto accaduto all’impero Disney è inevitabile… ma allo stesso tempo è un peccato per l’industria cinematografica.